Un grosso quantitativo di anguilla “ce'ca” (cosiddette cee) proveniente dal mar dei Sargassi, è stato sequestrato dalla Capitaneria di Livorno in una pescheria di un quartiere popolare della città. Il proprietario, un cinquantenne livornese è stato denunciato per detenzione e vendita di specie sotto taglia minima consentita e protette da norme nazionali ed internazionali.
Prodotto nascosto ma pronto per essere venduto Sono 15 mila gli esemplari, per circa 4,5 kg, scoperti all'interno dei locali del negozio di pesce nella zona nord di Livorno. Il prodotto era ben nascosto al pubblico, ma verosimilmente pronto per essere venduto, per cifre che si presume potessero raggiungere i 4-500 euro al kg. Tutti gli esemplari misuravano una lunghezza tra 6-9 cm, contro i 25 cm previsti. I piccoli esemplari sequestrati, dietro nulla osta del magistrato, sono stati consegnati dalla Guardia Costiera di Livorno all'amministrazione provinciale di Pisa che ha in corso un progetto sperimentale finalizzato al ripopolamento di tutte le acque interne della Toscana. La Capitaneria, aderendo all'iniziativa, ha quindi risposto all'esigenza ecologica ed ambientale, assicurando alle anguille una crescita in vasche sicure e protette, fino alla successiva liberazione nell'ambiente naturale.