Domenica amara per la Toscana del basket che vede cadere entrambe le sue squadre in una giornata che si era da subito presentata molto difficile.

Qui Pistoia La Giorgio Tesi regge poco più di un quarto contro un’Acea agguerrita e che assaporava il sapore della testa della classifica. Un parziale di 21-2 nella seconda frazione spezza le gambe ai ragazzi di Moretti, che da lì in poi cercano in tutti modi di imbastire una disperata rimonta. Il miracolo sembra quasi riuscire a Wanamaker e compagni, che nell’ultimo quarto si ritrovano sul -7 prima che Mbakwe e Taylor spengano definitivamente i loro sogni di gloria. A nulla serve un Wanamaker da 19 di valutazione, Moretti riceve troppo poco da Johnson e Daniel per poter sperare nella vittoria. Non c’è bisogno però di disperare, non sono queste le partite che Pistoia deve vincere, Roma sta infatti vivendo un ottimo momento e con la vittoria si è portata in testa alla classifica a pari merito con altre quattro formazioni. Questo però non rende la pillola più dolce a Moretti che nel post partita appare molto amareggiato, soprattutto per quel blackout che lui stesso definisce «un cazzotto nello stomaco». Si torna in palestra, dunque, con in mente un lato negativo,lo sbandamento del secondo quarto, ma anche uno positivo come la reazione d’orgoglio avuta sul -25.

Qui Siena Rotazioni corte, fiducia da ritrovare e confusione dovuta a una situazione oggettivamente difficile. Queste sono le prime cose che vengono in mente pensando alla seconda sconfitta consecutiva rimediata dalla Montepaschi, di marca del tutto diversa però dalla partita mai veramente giocata contro Caserta. In questo caso infatti la Mps conduce per quasi tutta la gara, ma negli ultimi minuti è davvero troppo poco il fiato e la lucidità per continuare a reggere difensivamente le brucianti accelerazioni di Dyson (fino ad allora molto ben contenuto). Il folletto brindisino mette a segno un parziale spezza gambe praticamente da solo, ribaltando il +6 su cui i biancoverdi si trovavano fino a cinque minuti dal termine e portando alla vittoria i suoi. Resta l’amarezza per una vittoria sfiorata e che avrebbe consentito alla squadra di Crespi di continuare a condurre in solitaria il campionato, invece di essere risucchiata nel gruppone delle inseguitrici. Ora ci sono Janning e Haynes da aggregare al gruppo per allungare le rotazioni e trovare nuovi equilibri, soprattutto in un attacco che per lunghi tratti delle partite continua a essere totalmente fermo e privo di idee. Serve un nuovo leader dopo la partenza di Hackett, ma non è un processo facile; questo è senza dubbio uno dei momenti più delicati della lunga e travagliata stagione senese.