Mentre in tanti avevano ancora da smaltire i lauti pranzi natalizi, o addirittura finire di scartare i regali, la B, a Santo Stefano, è tornata in campo per il turno numero 20. Il boxing day, come lo chiamano gli inglesi, ha riservato nuove sorprese, purtroppo non belle per i tifosi empolesi con la sconfitta casalinga col Cittadella. Pari invece della Robur a Padova, con tanta amarezza per come è maturato. Ma andiamo per ordine.

Qui Empoli Se la gara pre natalizia era stata quella del sorpasso e il miglior regalo possibile per i tifosi azzurri, quella da ieri è stata tutto l’opposto. Una sconfitta casalinga tutt’altro che attesa, contro un Cittadella che sulla carta non era un avversario insuperabile. E invece la sagacia tattica di Foscarini (l’allenatore più longevo su una panchina italiana) ha permesso ai veneti di impostare la loro gara, una partita che tanto “disturba” l’Empoli con spazi chiusi, gran densità e ripartenze rapide. Inoltre un Empoli sottotono per ampi tratti e punito dall’ex Coralli dopo meno di un quarto d’ora. Questa è la B, non ci sono gare o avversari facili e ogni gara nasconde insidie sempre diverse e inattese. Adesso, smaltita la delusione c’è da preprare l’ultimo appuntamento del 2013, il big match di giornata: il calendario prevede la trasferta a Pescara, la squadra del momento con 7 vittorie e un pari nelle ultime otto gare. Sarà la sfida del giorno, con gli abruzzesi in cerca del sorpasso proprio sugli azzurri che vorrebbe dire secondo posto e virtuale promozione diretta. Una gara importante ma non fondamentale (viene da pensare cosa potrebbe significare nel girone di ritorno…). Di sicuro si chiude col botto.

Qui Siena Un pari in trasferta per proseguire la striscia positiva sarebbe da prendere come un buon punto. Ma guardando come si è svolta la gara e la forza del Padova è inevitabile che resti molto amaro in bocca agli uomini di Beretta. Il gol di Paolucci a sei dal termine sembrava essere quello decisivo, la rete che valeva il terzo successo consecutivo bianconero. E invece, neppure un minuto dopo, sul capovolgimento di fronte il Padova ha fatto 2-2, con il Siena disattento e costretto al fallo da rigore. Un pari quindi che fa uscire ancora il Siena dalle prime otto, rallentando la corsa dei bianconeri che sembravano aver trovato la quadratura giusta. Nonostante tutto il Siena è lì e guardando la zona play off, tra il Pescara terzo e il Varese tredicesimo c’è la miseria di otto punti, sintomo di un sostanziale equilibrio che potrebbe protrarsi fino alla fine. Adesso c’è da chiudere il 2013 contro un Varese riposato (non è stata giocata la sfida col Novara per impraticabilità di campo) ma che in trasferta ha perso sei delle ultime sette gare. Beretta si presenterà con gli uomini contati (fuori Angelo e Giacomazzi per squalifica, oltre a quattro infortunati), vedendo limitate le sue scelte. Ma per restare attaccati al treno playoff (e casomai far scendere il Varese) c’è un solo risultato.

Articolo precedenteAcqua di qualità, a Livorno la prima fontanella riservata agli animali
Articolo successivoCellulare alla guida, una moda che piace. I fiorentini i guidatori più responsabili