Due belle vittorie per la Toscana della pallacanestro, da una parte Pistoia che si stacca definitivamente dalle secche della zona retrocessione, dall’altra una Siena che si prende il primato solitario in classifica dopo la sfida con Sassari.
Qui Pistoia La Reyer di Markovski è ancora troppo bipolare, mentre la Giorgio Tesi sta finalmente trovando quegli equilibri che ha rincorso a lungo in questa prima parte di stagione. Il risultato è un match dominato dai ragazzi di Moretti che però continua a fare i conti con un apporto da parte dei “non-americani” completamente nullo. Degli 81 punti messi a segno da Pistoia 81 portano la firma di chi ha origini statunitensi, solo cinque giocatori a referto cosa che però non ha impedito alla Giorgio Tesi di controllare senza patemi la partita. Dopo diciotto minuti il punteggio già recitava 44-22 e, nonostante un accenno di rimonta in grado di portare Venezia fino al -8, è bastato tornare a giocare sui consueti ritmi per tornare in controllo. Per Moretti una partita senza sbavature, mantenendo il controllo sulle palle perse e sui rimbalzi (con un Ed Daniels straordinario), mentre per Markovski appare ancora molto il lavoro da fare su una Reyer altalenante nonostante il talento diffuso. Il prossimo obiettivo per Pistoia sarà la partita di Santo Stefano contro Montegranaro, una vittoria permetterebbe di staccarsi completamente dal treno della bassa classifica; certo un maggior contributo da parte della panchina aiuterebbe.
Qui Siena Senza Hackett, senza Hunter, senza Euroleague. Le premesse per una disfatta c’erano tutte per una squadra il cui morale non poteva certo essere alle stelle dopo le ultime notizie. Invece la Mens Sana ha dimostrato per l’ennesima volta che non si vincono sette scudetti consecutivi per caso, ha dimostrato che c’è qualcosa oltre ai nomi dei giocatori che scendono in campo. Crespi ha preso l’attacco più prolifico del campionato e lo ha tenuto a sessanta punti, giocandosela nei minuti finali, quando i nervi di Sassari erano ormai logorati da una partita che non è mai girata a suo piacimento. Troppi granelli di sabbia nei perfetti ingranaggi sardi, in una partita che si doveva vincere con la difesa a portarla a casa ci ha pensato la squadra più abituata in questo fondamentale. Rimandata la squadra di Meo Sacchetti, presentatasi con un grave lutto a palazzo, cioè la morte del giovane dg Giovanni Cherchi. In una brutta partita, in cui le basse percentuali l’hanno fatta da padrona, l’ha spuntata forse la squadra più motivata dopo le ultime vicissitudini. Adesso Siena si gode le feste dall’alto del suo primato solitario, con la consapevolezza che tutto quello che verrà dal futuro sarà di guadagnato.