Cinquantanove casi di epatite A in Toscana da maggio a settembre 2013, di cui 29 riconducibili al consumo di frutti di bosco surgelati. Ora l’Azienda Sanitaria fiorentina (Asf) raccomanda ai cittadini, in concomitanza con le festività natalizie, di «consumare frutti di bosco congelati o surgelati soltanto dopo averli cotti, portandoli a bollitura a 100 gradi per almeno due minuti».
Sì alla bollitura, no al consumo di prodotto fresco In provincia di Firenze le segnalazioni di epatite riferibili al consumo di frutti di bosco sono state quattro, «di cui solo per una – spiega una nota diffusa dall'Asf – è stato dimostrata la presenza del virus nei mirtilli abitualmente consumati». Analoga procedura di bollitura, prosegue la nota, «va seguita anche per salse o marmellate e né queste né i frutti vanno impiegati crudi nemmeno a guarnizione di piatti come crostate, semifreddi, yogurt». In generale, le indagini svolte dalla task force del ministero della Salute indicano che, «seppur con valori decrescenti rispetto al picco di aprile e maggio, le cifre in termini assoluti sono fortunatamente contenute ma con un incremento secondo l'Istituto superiore di sanità del 65%''. Le segnalazioni di epatite A in Italia fra il 23 maggio e il 30 settembre 2013 sono state 640 di cui 219 certamente riferibili al consumo di frutti di bosco.