Le tribune vuote della Peace and Friendship Arena di Atene, in genere ricolme e piene di tifosi greci sempre al di sopra delle righe. Uno scenario sui generis e un’immagine che accompagna una delle vigilie più strane mai vissute dalla Mens Sana di Siena. La Montepaschi gioca infatti in Eurolega contro i due volte campioni d’Europa in carica dell’Olympiacos: partita ininfluente per il passaggio del turno perché la squadra si giocherà tutto tra sette giorni al Mandela Forum di Firenze contro l’Unicaja Malaga. Quello di Atene è un match avvolto da una cornice ovattata, senza il consueto ardore ateniese, vista la rissa di due settimane fa tra Olympiacos e Galatasaray (tra l’altro squalificati anche Begic e Printezis per i “Reds” del Pireo). A far da contraltare al silenzio del palazzetto ateniese, il clamore della stretta attualità per la Mens Sana Basket che ha ricevuto il Pvc, processo verbale di contestazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate. Un atto dovuto che mette fine all’indagine di carattere amministrativo avviata un anno fa, il 17 dicembre 2012, con l’operazione “Time Out” della Guardia di Finanza (leggi). Sarebbe di circa 23 milioni di euro il giro d’affari oggetto della presunta evasione da parte della plurititolata società cestistica senese dal 2006 al 2013: e adesso si apre la fase dibattimentale con la difesa che porterà le proprie controdeduzioni per arrivare a stabilire le responsabilità, fino all’eventuale sanzioni da pagare. Ancora presto quindi per parlare di “maxi-multa”, anche se la sola voce ha fatto agitare, e non poco, gli ambienti del tifo mensanino.        

La nota della Mens Sana Nel primo pomeriggio di oggi la società è intervenuta con una nota ufficiale in cui dichiara che «in merito alle notizie diffuse a mezzo stampa, relative all’indagine della Guardia di Finanza di cui è oggetto la Mens Sana Basket, la società conferma di aver ricevuto da parte degli organi competenti il processo verbale di contestazione, come previsto al termine delle suddette indagini – si legge nella nota – . La società precisa che le cifre riportate dai media, secondo i quali la Mens Sana Basket dovrebbe pagare una multa pari a 23 milioni di euro, sono infondate in quanto l'Agenzia delle Entrate, organo incaricato di quantificare l’eventuale sanzione amministrativa, non ha ancora svolto le operazioni di sua competenza».              

I tifosi chiedono un tavolo congiunto «E’ arrivato il momento di agire per salvare la nostra Fede: chiunque abbia a cuore la Mens Sana Basket deve muoversi concretamente per evitare che la sua gloriosa storia diventi solo uno sbiadito ricordo!» A dirlo è, attraverso una nota, il comitato dei tifosi della Mens Sana. «Preso atto della situazione che caratterizza le vicende della società bianco verde – si legge – , alla luce di quelle indiscrezioni che sembrano confermarne l’impossibilità di programmare il futuro in mancanza di nuove risorse finanziarie, vista la probabile futura contestazione di sanzioni a seguito delle indagini dalla GdF, il Comitato La Mens Sana è una Fede chiede ai soggetti istituzionali già interpellati nei mesi scorsi di dar vita, entro la fine dell’anno, ad un tavolo congiunto di lavoro dal quale emerga la chiara volontà di impegnarsi per garantire la salvezza della Mens Sana Basket» (scarica).                           
                                   
Doppio orizzonte mensanino È un doppio binario in sostanza. La squadra di Crespi si trova in Grecia, isolata dal gran polverone, più mediatico che sostanziale (visto che ancora ci troviamo in una fase preliminare), che si è sollevato a Siena sulla contestazione ricevuta da Viale Sclavo. Un doppio fronte che offusca il fascino della sfida ai bi-campioni d’Europa ma che è impossibile che non faccia alzare le antenne di un platea cestistica, quella senese, che in un anno ha visto le partite casalinghe di Eurolega spostarsi a Firenze e che ha dovuto registrare lo smarcamento dello sponsor della Banca Mps che lascerà a fine stagione, vivendo la quotidianità di una drastica riduzione del budget. Un contesto non facile visto che ancora manca l’approvazione del bilancio e che l’azionista di maggioranza, la Polisportiva Mens Sana 1871, non ha i numeri per accollarsi le esigenze di bilancio della sezione autonoma Basket. Una situazione che Siena vive con non poche preoccupazioni. Sì, al di là delle tribune vuote della Peace and Friendship Arena, Olympiacos-Mens Sana non sarà una partita come le altre. Ai campioni che scenderanno sul parquet il compito di far staccare la spina ai tifosi da pensieri ben più annosi, per tornare a parlare e guardare la pallacanestro.