La Fondazione Monte dei Paschi rompe il silenzio. Lo fa con la presidente Antonella Mansi che, dopo settimane fatte di lavoro e di riunioni fiume con le due deputazioni, generale e amministratrice, decide di parlare al Il Sole 24 Ore, proprio all’indomani dell’ipotesi-dimissioni del management di Rocca Salimbeni – lanciate dallo stesso quotidiano – in caso di mancata approvazione da parte dei soci dell’aumento di capitale a partire da gennaio (leggi). La “Iron Lady” di Palazzo Sansedoni rilancia la sua posizione: «La ricapitalizzazione va fatta più avanti. Partire a gennaio ucciderebbe la Fondazione Mps».
Salvare la Fondazione Obiettivo, dunque, è la salvaguardia dell’ente in primo luogo, sebbene la stessa Mansi condivida l’esigenza di un rafforzamento patrimoniale da parte della banca conferitaria. «Sono i tempi della manovra che non ci convincono – ha detto la numero uno di Palazzo Sansedoni -. L’aumento di capitale a giugno è utile a tutti, non solo per la Fondazione: un passaggio graduale e fluido della nostra partecipazione in Mps a nuovi proprietari è interesse di tutti. Il Monte sarebbe avvantaggiato da un assetto proprietario stabile e anche il sistema creditizio nazionale».
Il futuro di Palazzo Sansedoni La Fondazione Mps, attuale azionista di maggioranza della banca senese con circa il 33% e mezzo di quote, non vive una situazione di semplice gestione. E questo è noto da tempo. «Indebitamento ridotto a 339 milioni – ha detto ancora Antonella Mansi al Il Sole – e nessuna offerta concreta per la cessione delle azioni fino a questo momento». La rappresentante di Palazzo Sansedoni rimane ferma nella sua posizione: «Voteremo si all’aumento di capitale ma nella prospettiva di realizzarlo a giungo – e aggiunge, rispondendo all’ipotesi di un’uscita da Mps per la Fondazione -. Il nostro ruolo, come motore di sviluppo del territorio, prescinde dal Montepaschi». Una rotta non facile, in salita, ma comunque tracciata per la Fondazione. Siena osserva il braccio di ferro Banca-Fondazione, ma sa già dove trovare la sua Iron Lady: in Palazzo Sansedoni.
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