Via libera per tornare a bordo della Costa Concordia. A darlo il collegio del Tribunale di Grosseto aprendo l'udienza di questa mattina, disponendo un'ordinanza per svolgere nuovi accertamenti tecnici sugli apparati della nave, ora che l'operazione di raddrizzamento ('parbuckling') permette l'accesso ad ambienti rimasti a lungo non raggiungibili. Tra gli apparati da verificare, il generatore d'emergenza, il funzionamento degli ascensori, lo stato del ponte zero; previsto anche un accesso alla plancia di comando per reperire eventualmente apparati informatici. L'incarico della nuova perizia – che andrà a integrare le risultanze dell'incidente probatorio – è stato formalmente conferito ai periti del Tribunale oggi, ma le operazioni inizieranno dal 9 gennaio 2014 al Tribunale di Grosseto. Dopodiché, ha comunicato il Presidente del collegio, giudice Giovanni Puliatti, periti e consulenti delle parti potranno decidere la data del giorno in cui andare all'Isola del Giglio per salire a bordo. I giorni utili sono quelli in cui le condizioni meteorologiche e marine consentiranno di andare nella nave in sicurezza.
 
Il Codacons esulta E’ stata così accolta l’istanza del Codacons e della difesa di Francesco Schettino. Secondo il Codacons «si procederà inoltre ad una accurata e scientifica ricostruzione volta a verificare l'incidenza sul naufragio dell'errore commesso dal timoniere» indonesiano, mentre «il Tribunale si è inoltre riservato di decidere all'esito del processo in ordine alla opportunità di effettuare l'esperimento giudiziale richiesto dal Codacons con la nave gemella Costa Serena sempre al fine di valutare l'incidenza dell'errore del timoniere».