Il Cda di Banca Mps ha approvato il business-plan 2013-2017 che punta «ad una trasformazione radicale del modo di fare banca» e anticipa «un cambiamento in atto nel settore bancario che muterà il conto economico e il modello di business del gruppo». Il piano prevede che nel 2017 Mps diventi una banca «profondamente diversa passando da 2.750 a 2.200 filiali, da 31 mila a 23 mila dipendenti, con un fatturato per risorsa in crescita da 165 mila a 225 mila euro, un cost/income dal 66% al 50% e con il 10% di clienti digitali contro l'1% attuale. Tra i principali obiettivi, come già anticipato lo scorso 7 ottobre (leggi), è previsto un incremento del margine d'interesse di 390 milioni rispetto al dato dei nove mesi del 2013; un miglioramento delle commissioni di 767 milioni di euro rispetto al 2012; e una crescita del costo del credito che si dovrebbe attestare a 90 punti base; l'utile, infine, è atteso a 900 milioni di euro (scarica).
Obiettivo leadership banca commerciale Nell'elaborazione del Piano è stato posto un «focus notevole sulle attività di credito, perché crediamo che una delle condizioni per raggiungere i nostri target sia il miglioramento del portafoglio creditizio e il raggiungimento di un costo del credito ottimizzat». Lo afferma l'Ad di Mps Fabrizio Viola, presentando agli analisti il piano industriale 2013-2017 approvato dall'istituto. «L'obiettivo del piano è la leadership come banca commerciale» con un attraente profilo «rischio/rendimento» ha aggiunto ancora l'Ad della banca».
Vendesi filiali oltre confine Il piano industriale di Mps prevede anche la dismissione di Mps Banque, la controllata francese che opera nelle principali città d'Oltralpe come Parigi, Marsiglia, Nizza e Lione. Nella presentazione emerge che tra gli altri asset in vendita ci sono anche Mps Belgio e la filiale di New York.