Nel 2011 nei musei italiani si sono recati 103.888.764 di visitatori, anche se concentrati in poche destinazioni: il 51% degli ingressi nazionali si è registrato in Toscana (22,1%), Lazio (20,1%) e Lombardia (8,8%). Lo rileva l'Istat che – in collaborazione con il Mibact, le regioni e le province autonome – è riuscita per la prima volta a censire non solo i musei presenti in Italia, ma anche gli altri istituti similari a carattere museale pubblici o privati, statali e non statali.
Le regioni al top Le tre regioni con il più alto numero medio di visitatori per singolo istituto sono Lazio (67.746), Toscana (42.359) e Campania (37.646). In fondo alla graduatoria si collocano Marche (5.323), Abruzzo (4.428) e Molise (4.319). I primi 15 musei e istituti similari nel 2011 hanno registrato circa un milione di ingressi ciascuno e complessivamente hanno assorbito quasi un terzo (30%) dei visitatori complessivi. Nel complesso, il sud e le isole presentano il 52,1% di aree archeologiche, mentre al nord sono localizzati il 48% dei musei e il 43% dei monumenti. Il Lazio è la regione che registra il più alto numero medio di visitatori per singolo istituto. Seguono Toscana e Campania. Ultime, Marche, Abruzzo e Molise.
Pochi gli addetti Sul fronte del personale, gli istituti presentano poche unità. Circa l'80% degli istituti non ha più di 5 addetti e soltanto l'1,5% ne conta da 50 in su. Sono sempre i più i collaboratori volontari che complessivamente si attestano sui 16.400. Ancora poco avviata risulta l'informatizzazione da parte dei musei. Solo la metà ha un proprio sito, il 42,3% pubblica online iniziative ed eventi, il 22,6% diffonde una newsletter, il 16,3% consente l'accesso online a singoli beni selezionati e il 13,3% rende disponibile un catalogo online.