Si può godere dei piaceri della tavola e stare in forma? Una domanda che tutti ci siamo sempre fatti ed abbiamo ricevuto risposte molteplici e diverse tra loro, perché, si sa, tutti sono esperti di tutto e spesso dando una sbirciatina in internet si diventa maestri “tuttologi” in poco tempo. Io che sono un appassionato della tavola, delle cose buone e belle, del buon bere in maniera conviviale ma anche della benessere fisico anche io mi sono interrogato ed ho cercato l'”elisir di lunga vita”. Ecco che allora ho incontrato Matteo Fellini giovane ma già affermato personal trainer con il quale ho fatto una “chiacchierata” che spero sarà la prima di una lunga serie e darà dei frutti tangibili.
Io ti conosco come un personal trainer di successo che allena persone di varie estrazioni, ma chi sei nello specifico? Cosa hai studiato?
«Chi sono? Un marito, un padre e a tempo perso anche uno sportivo. Scherzi a parte, tutta la mia vita è da sempre dedicata allo sport. In principio come atleta agonista, oggi come responsabile di alcuni importanti progetti legati alla preparazione fisica, al fitness e al benessere. Sono titolare di 2 centri di preparazione atletica a Milano e direttore tecnico a Siena, all’interno di una delle più grandi polisportive d’Italia»
Tu che sei sul campo ogni giorno per mettere in forma personaggi di ogni estrazione cosa ne pensi della dichiarazione del cardiologo britannico Aseem Malhotra che ha detto: «Vivete (e mangiate) come gli italiani»?
«Penso che lo stile di vita influisca enormemente sulla salute delle persone. E credo, come il professore, che questa partita sia giocata, in primis dall’alimentazione, ma anche dall’attività fisica, dal riposo, dal lavoro, dagli hobby, dalla psicologia. Recentemente l’Università di Berkley in California ha condotto uno studio sui livelli di interleuchina e citochina, marcatori dei processi infiammatori nell’organismo. Lo studio ha evidenziato come, le persone che durante la giornata si erano esposte ad emozioni di stupore o meraviglia, come un tramonto o una passeggiata nel bosco, avessero livelli di citochine pro-infiammatorie nettamente inferiori rispetto ai soggetti che si erano esposti a forti condizioni di stress. L’Università di Berkley non è il solo istituto ad aver condotto studi simili. La cosa ormai certa è che esista una correlazione tra emozioni positive e benessere fisico. Ricercare uno stile di vita che favorisca il benessere psico-fisico è l’elisir per la lunga vita»
Secondo i tuoi studi e l’esperienza sul campo come dovremmo nutrirci per stare bene?
«Sono felice che tu abbia posto la domanda in questi termini. Generalmente, quando si parla di alimentazione, le persone chiedono sempre “Cosa dovrei mangiare?” quando invece dovrebbero domandare “Come dovrei mangiare?”. Personalmente non demonizzo nessun tipo di alimento, piuttosto l’uso che ne viene fatto. E’ inutile dire ad una persona di “non magiare zuccheri”. E’ più utile dire “Se vuoi mangiare zuccheri, accertati di assumerli assieme alla giusta quantità di fibre” oppure “Se vuoi mangiare zuccheri, accertati di assumerli assieme a delle proteine e subito dopo un allenamento”. Ho semplificato molto, ma il punto dovrebbe essere il “come” e non il “cosa”. Dovremmo nutrirci con la consapevolezza che abbiamo bisogno di tutti i nutrienti. L’allenamento non è una discriminante. Tutti noi necessitiamo di proteine, di carboidrati, di grassi, di vitamine, di minerali e di acqua. La difficoltà molte volte sta nel capire come inserire tutto questo all’interno della propria routine giornaliera in funzione del proprio obiettivo, del tempo che abbiamo a disposizione, dei propri impegni, dei luoghi in cui viviamo, e in funzione dei propri gusti. Il mio consiglio è quello di affidarsi ad un professionista dell’alimentazione che saprà certamente creare un percorso funzionale e sopratutto sostenibile, che garantisca risultati costanti nel tempo»
Quanto dovremmo allenarci e cosa prediligere?
«L’argomento è davvero vasto. Anche qui come per l’alimentazione, dipende dai propri obiettivi.Diciamo che un lottatore di Arti Marziali Miste avrà necessità differenti rispetto ad un body builder piuttosto che un appassionato di trekking della domenica. Un buon allenamento dovrebbe includere in ogni caso un mix di attività anaerobica ed aerobica da ciclizzare secondo una programmazione specifica e ben studiata. Anche qui focalizzerei sul “come”. Quello che consiglio alle persone che vengono da un lungo periodo di fermo, è di provare ad inserire un po’ di attività tutti i giorni. Anche solo 10 minuti di attività fisica, ogni giorno, può portare dei risultati eccezionali. L’allenamento è qualcosa che andrebbe programmato, andrebbe inserito nella propria agenda, come il dentista o la riunione di lavoro»
Come incide l’attività fisica sulla salute psicologica? Può curare alcune patologie o migliorarle?
«Gli studi sugli effetti positivi dell’allenamento sulla salute sono infiniti. Ti basti sapere che, ogni volta che ci alleniamo, produciamo endorfine, ormoni proteici potentissimi. Questi fungono da veri e propri anti-depressivi, migliorano gli stati d’ansia, aiutano ad aumentare l’autostima. Quando produciamo endorfine ci sentiamo appagati e stiamo bene. Allenarsi fa stare bene. Inoltre è provato che allenarsi aiuta a combattere l’obesità e riduce il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari»
Hai un tuo segreto di lunga vita?
«Il mio segreto? Non ho un segreto preciso ma nel tempo ho creato un mio decalogo. Ogni giorno mi impegno a pensare positivo, creare rapporti sinceri,fare esercizio e mangiare in modo sano, lavorare con impegno ed essere tenace,avere fede, preoccuparmi di meno e sorridere di più, leggere, aiutare gli altri, pensare a me stesso ogni tanto ma a dare sempre prima di chiedere, essere felice. Non so se riuscirò mai a provare che queste regole allungano la vita ma sicuramente mi aiutano ogni giorno a stare bene»
Esiste un dolce che non fa male?
«Esistono alimenti che sono buoni di sapore e che non fanno male. Alcuni di questi fanno addirittura bene alla salute. Le mandorle sono un esempio. Hanno un ottimo sapore e contengono grassi monoinsaturi che aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo. Se intendi dolce in quanto “dessert” la ricerca si fa molto dura. Purtroppo l’ingrediente preferito dai produttori di dolci è lo sciroppo di glucosio che non è proprio il massimo per la salute. Ultimamente, con l’avvento del “vegan” e del “bio” e grazie alla maggior consapevolezza dei consumatori, le grandi industrie del food hanno cercato di migliorare la qualità delle proprie materie prime. Dove è il problema? Lo zucchero biologico è ancora zucchero. Credo sia possibile creare dolci buoni e che facciano addirittura bene. Ma è necessario indirizzare le proprie energie nel privilegiare ingredienti di elevata qualità, ricchi di fibre e che non influiscano negativamente sulla glicemia. Un’ultima cosa, occhio ai dolcificanti. Il nostro corpo non è in grado di riconoscere lo zucchero vero dallo zucchero finto e le calorie, per quanto demonizzate, non sono il vero problema qui. Vorrei avere solo più tempo per approfondire»
E’ meglio mangiare in maniera perfetta secondo le migliori regole nutrizionali e vivere stressati o mangiare e bere in allegria con amici?
« Credo che il 99% delle persone pensi che per essere in forma si debba mangiare solo alimenti tristi e insipidi. La realtà non è questa. Esistono centinaia di piatti con sapori eccezionali e che hanno caratteristiche nutrizionali eccellenti. E lasciami dire anche che qui il problema non sta nel mangiare bene o mangiare male. Non è una questione di “tutto o niente”. Perfino ai miei clienti più a rischio e che vogliono dimagrire consiglio di infrangere le regole ogni tanto. E’ possibile mangiare di tutto e bere in allegria con gli amici, purché venga fatto con giudizio, nelle quantità giuste e sopratutto nel momento giusto della giornata. In questo l’allenamento aiuta molto. Il post-workout è un momento fantastico per togliersi qualche “dolce” desiderio».