L'obiettivo dell'aumento di capitale «entro la fine dell'anno prossimo» per Mps è «sicuramente fattibile». A dirlo il presidente, Alessandro Profumo. Come – gli è stato chiesto, al Financial Times Future of Italy Summit – si può oggi vendere agli investitori Mps? C'è «una nuova governance, un nuovo team di manager, ed una capacità di agire dimostrata – ha risposto Profumo -. C'è un nuovo management, e abbiamo cambiato il nostro Statuto in modo molto significativo. Abbiamo avviato un nuovo piano strategico significativo ma fattibile. Un nuovo piano non particolarmente aggressivo, anzi piuttosto governativo. Molto conservativo, anche in termini di qualità degli asset».
 
Fusione Intesa Sanpaolo, nessun contatto «No, non io. Non ritengo che ci siano stati contatti in merito. Forse a livello di azionisti, ma sicuramente non con la banca o il management», ha detto il presidente di Profumo ad una domanda su ipotesi di fusione, in particolare con Intesa Sanpaolo. «Voglio essere molto chiaro, per noi il compito principale è che Mps diventi una banca ben gestita, se poi questo porterà ad un acquisto della banca va bene, non abbiamo nulla da difendere. Non ritengo che questo avverrà, almeno non per il 100% della banca, ma siamo aperti a qualsiasi potenziale soluzione. Ma ora vogliamo portare a termine l'aumento di capitale e far sì che la banca possa essere indipendente, camminare sulle sue gambe» ha indicato Profumo
 
Processo Alexandria, udienza rinviata Sul fronte dell’inchiesta legata al Monte dei paschi, intanto, rinvio per l’udienza del processo relativo alla ristrutturazione del derivato Alexandria. Secondo quanto si apprende l’udienza fissata per giovedì 21 novembre sarebbe slittata a lunedì 25 novembre. Alla base del rinvio ci sarebbe la richiesta da parte del traduttore nominato dal collegio del tribunale di Siena di una proroga nella consegna dei documenti depositati nell’arco del dibattimento e per i quali è stata richiesta una traduzione dall’inglese all’italiano. Il traduttore avrebbe dovuto consegnare i documenti quest’oggi ma la grossa mole degli atti avrebbe reso necessaria una proroga nella consegna. La prossima sarà la sesta udienza del processo che vede indagati per ostacolo all’autorità di vigilanza l’ex presidente Mps Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni, e l’ex responsabile area finanza Gianluca Baldassarri