Si apre domani al polo fieristico di Lucca il processo per il disastro ferroviario di Viareggio, che il 29 giugno 2009 provocò 32 vittime. Gli imputati sono 33. Fra loro l'ad di Fs, Mauro Moretti, vertici e funzionari delle società del gruppo Fs, della multinazionale proprietaria del convoglio che deragliò, la Gatx, dell'officina tedesca che lo aveva revisionato, la Jungenthal, e della ditta italiana che lo montò, la Cima. Con ogni probabilità, Moretti non sarà in aula.

Le liste dei teste Sono già state depositate le liste con le richieste di testimoni, che dovranno passare al vaglio dei giudici: in quella dei Pm figurano, fra gli altri, Diego Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo (per i loro ruoli in Italo), mentre, in quelle delle parti civili ci sono anche Nichi Vendola (per i rapporti Regione Puglia-Fs) e l'esponente del Pdl Nicola Cosentino (il carico era destinato a un'azienda della sua famiglia). Ancora non è stato fissato un calendario del processo, anche se si parla di tre udienze entro la fine dell'anno. La prima si dovrebbe esaurire con le eccezioni preliminari delle difese, la gran parte sulle parti civili, che finora sono un centinaio. Con ogni probabilità, anche la presidenza del Consiglio si costituirà parte civile, con la possibilità di ritirarsi quando – e se – sarà formalizzato l'accordo sul risarcimento danni con le assicurazioni di Fs e Gatx: la trattativa è a buon punto. Fra i reati contestati, il disastro ferroviario colposo, l'incendio colposo, l'omicidio colposo plurimo e le lesioni colpose plurime. Ad alcuni imputati sono contestate anche violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. I familiari delle vittime arriveranno al polo fieristico in corteo, con striscioni e foto dei loro cari. In previsione di un consistente afflusso di giornalisti e pubblico, il Tribunale di Lucca ha disposto una serie di regole, come l'accesso in aula entro le 9 e il divieto di usare cellulari.