Un Rossi si esalta, l’altro affonda. La Fiorentina ritrova vittoria casalinga e quinto posto in graduatoria grazie ai grandissimi colpi della sua stella, quel “Pepito” Rossi giunto al suo undicesimo centro stagionale con la doppietta rifilata ai blucerchiati. È lui il trascinatore della Viola, non solo il semplice capocannoniere della Serie A: resterà negli annali la perla regalata al 17’ che è valsa il 2-0 sulla Samp con quel sinistro a giro infilatosi sotto l’incrocio dei pali. Una rete importantissima e che ha chiuso sostanzialmente il match nonostante quel pizzico di sofferenza sul finale di gara.
 
A -4 dalla Champion’s «Siamo troppo leziosi», è stato l’ammonimento di Vincenzo Montella al termine della partita. In effetti il tiqui-taca viola, diventato ormai un marchio di fabbrica per descrivere il bel gioco offerto dalla Fiorentina, deve anche assumere adesso i connotati di una  concretezza per permettere al team gigliato di chiudere i match non appena gli si presenta l’occasione. Con la Doria, il mancato 3-0 ha un po’ offuscato la scintillante prestazione offerta nelle prima parte di partita, visto che poi i genovesi hanno rischiato di riacciuffare un clamoroso pareggio in zona-Cesarini. Questo è l’unico fattore cui può aggrapparsi adesso l’ex tecnico viola Delio Rossi, per la prima volta di ritorno al Franchi dopo la scazzottata con Ljajic di due stagioni fa, che vede la sua permanenza in blucerchiato fortemente a rischio visto come piange la classifica. Diverso lo stato delle cose in casa-Fiorentina. La Viola è distante solo 4 punti dalla zona Champion’s e dal Napoli sconfitto 3-0 dalla Juventus. Il sogno continua e, con un Rossi così, sognare è ancora più facile.
 
Qui Livorno L’altra toscana di Serie A, il Livorno, era uscita sconfitta dall’anticipo del sabato sera di San Siro contro l’Inter. Decisiva una clamorosa autorete del portiere Bardi che, forse, si è emozionato di fronte a quella Inter dove è cresciuto ed ha aperto la strada alla vittoria nerazzurra finalizzata dal raddoppio nel secondo tempo di Nagatomo. Poco male però, a Milano ci può stare di tornare a casa con zero punti. Specie se si affronta una grande in cerca di riscatto come l’Inter che precede la Fiorentina al quarto posto in classifica. La prestazione dei labronici è stata comunque molto positiva. Il Livorno ha perso ma non è stato travolto. E questo deve rappresentare un’iniezione di fiducia in vista di un altro impegno sulla carta impossibile per il team di Nicola che, dopo la sosta del campionato causa nazionali, se la vedrà al Lardenza con i campioni d’Italia della Juve. Una partita resa ancor più difficile dal fatto che. oltre alle difficoltà annunciate, mancherà per squalifica Paulinho.

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