Combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata e tutelare la legalità a livello regionale, per prevenire ed evitare tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti. E' l'obiettivo del protocollo locale di partenariato tra Enel e le dieci Prefetture della Toscana siglato questa mattina a Siena, a margine della conferenza dei Prefetti toscani.
Prevenire le infiltrazioni mafiose L'intesa, che fa seguito al protocollo quadro nazionale firmato con il ministero dell'Interno il 2 maggio 2012, ha una durata triennale. In particolare, si spiega in una nota, Enel si impegna ad acquisire la prevista documentazione antimafia prima della stipula dei contratti di appalto attinenti ad attività ad alto rischio di infiltrazioni mafiose, segnalando tempestivamente eventuali situazioni di potenziale rischio alle prefetture, promuovendo nel contempo le misure più efficaci per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione del lavoro nero. Se dovessero emergere elementi relativi a tentativi di infiltrazione della criminalità, il contratto non potrà essere stipulato e, se già stipulato, dovrà essere risolto.
I furti più diffusi Vari comunque i campi di applicazione del protocollo: si va dai furti, specie di cavi di rame, agli attentati alla sicurezza degli impianti, dai furti di energia elettrica alle frodi contrattuali nel processo di smaltimento dei rifiuti, fino al rispetto delle misure di sicurezza dei lavoratori e alla lotta contro il lavoro nero e ai fenomeni di corruzione e concussione nel rilascio di atti amministrativi strumentali. «Viene sottoscritto – ha dichiarato il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, che ha coordinato le operazioni per la firma dell'intesa – un protocollo di livello regionale che prevede molteplici linee di intervento per una più efficace tutela della legalità». Per Domenico Vozza, procuratore di Enel Spa, il protocollo rafforza la collaborazione con le Prefetture della Toscana e con le forze dell'Ordine. «Si tratta di un metodo di lavoro collaudato – il commento poi del Prefetto di Siena Renato Saccone – che ci fa avere un confronto su tutte quelle che sono le novità normative e conseguentemente ci porta ad avere buone prassi da migliorare su temi di stretta attualità o addirittura firmare insieme dei protocolli».
Accordo con Poste Italiane Durante la riunione sono state gettate le basi per la predisposizione anche di un accordo con Poste italiane, che sarà firmato entro dicembre e che prevede una serie di misure di tutela passiva degli uffici postali toscani per la sicurezza contro le rapine e i furti. Altri due protocolli di buone pratiche sono allo studio delle Prefetture per la tutela delle donne contro le violenze e sul disagio abitativo che darà la possibilità ai Prefetti di graduare la forza pubblica nell'esecuzione degli sfratti.