La qualità ambientale dei prodotti sposa la competitività delle imprese che, in Toscana, rappresentano i principali anelli delle filiere della moda e cartacea, tra Lucca e Pistoia. Il tutto valutando l’impronta ecologica delle aziende. Questo l'obiettivo principale del progetto Prefer, lanciato oggi dall'istituto di management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e finanziato con 1,5 milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso il fondo Life Plus.
 
Il calcolo dell’impatto ambientale Entro la fine del 2016 i ricercatori definiranno e testeranno la metodologia per valutare l'impronta ecologica di prodotti e servizi per quantificare l'impatto ambientale di almeno otto prodotti selezionati in altrettanti contesti produttivi, compresi quelli toscani. L'impronta ecologica permetterà di certificare aspetti come i consumi idrici ed energetici. Oltre alla Toscana, dove il progetto sarà seguito dall'istituto di management della Scuola Sant'Anna, l'Ue ha scelto anche altri distretti produttivi per lanciare Prefer: in Campania, in Emilia Romagna, in Lombardia e in Piemonte. Il passo successivo sarà l'individuazione di azioni per rendere più competitive le prestazioni ambientali delle aziende. Insieme alla Scuola Sant'Anna di Pisa, che seguirà il progetto per la Toscana, sono coinvolti il Centrocot di Busto Arsizio (Varese), Consorzio dell'Asti ad Asti, Ervet a Bologna, distretto di Nocera e Gragnano (Salerno) e Regione Lombardia.

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