Vola l’Empoli, che torna sorridere nell’ultimo turno di B battendo il Varese. Piange, si dispera e si arrabbia il Siena dopo la sconfitta con il Palermo.
Qui Empoli Tiene il passo della capolista Lanciano l’Empoli di Sarri che si impone sul Varese senza troppi problemi e con un Pucciarelli in formissima. Un gol per tempo per agli azzurri che dopo un’ora di gioco archiviano la pratica e tornano a sorridere. Croce e Tavano i marcatori, ma ancora una volta è il collettivo è fare la differenza. La difesa, con i rientri di Hysai, ma soprattutto di Rugani non corre rischi e Sarri può sorridere e guardare con fiducia la futuro. L’Empoli 2013-14 sembra davvero aver tutto per il grande salto, con quel carattere da grande squadra fatta di consapevolezza nei propri mezzi, ma allo stesso tempo umiltà che si sta forgiando e emerge sempre più. Adesso la trasferta a Castellamare in un ambiente caldissimo e soprattutto contro una Juve Stabia che ha un bisogno terribile di punti per risalire la china. Ultima chance per Braglia, chiamato ad invertire il trend. Una situazione simile a quella che viveva la Reggina due settimane fa, con Atzori sulla graticola e una gara quasi da ultima spiaggia. Con la speranza, in casa azzurra che il finale sia diverso.
Qui Siena Rabbia, delusione, amarezza. La Robur esce dal posticipo col Palermo con questi sentimenti, dopo una gara giocata ad alti livelli ma finita 3-2 per gli ospiti. Nel mirino ancora una volta l’arbitraggio che ha danneggiato e non poco la squadra bianconera. È vero, Grillo era in offside in occasione del primo gol, ma come è vero che su Giannetti ci poteva essere un rigore netto e quello invece fischiato a Dybala per il primo vantaggio rosanero sembrava ben più discutibile. Beretta ha esternato il suo pensiero nel dopo gara in maniera forse plateale, salvo poi «puntualizzare il tutto» il giorno dopo in una conferenza stampa congiunta con il ds bianconero Antonelli. «La mente deve tornare al campo, la testa è già rivolta al Brescia», hanno sottolineato i due. Rimane il rammarico per il primo ko interno della stagione, chissà però che non sia un segnale e che lo zero dalla casella delle vittorie esterne non sia destinato a scomparire.