Truffe alle assicurazioni per milioni di euro, grazie a incidenti stradali falsi o con danni gonfiati. E' quanto emerge da un'inchiesta condotta dai carabinieri di Montecatini, coordinati dalla procura di Pistoia, che ha portato a 11 misure di custodia cautelare mentre sono circa 300 gli indagati per truffa. Per il Procuratore di Pistoia Renzo Dell'Anno, il fenomeno delle truffe alle assicurazioni nel pistoiese ha «proporzioni simili ai livelli rilevati nelle province di Caserta e di Napoli», definendolo poi «una piaga sociale estremamente diffusa della quale ne paghiamo tutti, come automobilisti, le conseguenze in termini di aumento dei premi assicurativi».

L’indagine Su ordinanza del Gip sono finiti agli arresti domiciliari titolari e dipendenti di tre carrozzerie e quattro agenzie infortunistiche della Valdinievole, nel Pistoiese, che avrebbero fatto parte di tre diverse associazioni finalizzate alla truffa in danno delle compagnie assicurative. Misura di divieto di dimora in provincia di Pistoia poi a un direttore di una filiale di banca di Roma, anche socio di una delle carrozzerie coinvolte, che avrebbe curato la riscossione dei bonifici dei risarcimenti. Scattato anche il sequestro preventivo delle carrozzerie e delle agenzie implicate, con sedi a Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Serravalle Pistoiese e Montecatini.

Falsi incidenti e importi gonfiati Le truffe sarebbero state messo a segno o attraverso la denuncia di falsi incidenti (circa 30-40 per ognuna delle tre carrozzerie), o denunciando danni maggiori rispetto a quelli realmente subiti. Riscossi anche risarcimenti per lesioni in base a falsi certificati ottenuti da studi medici e riabilitativi compiacenti. Gli investigatori hanno verificato, attraverso controlli sul traffico telefonico, che in più casi i presunti danneggiati si trovavano lontani dal luogo dell'incidente denunciato mentre i moduli cid – per la constatazione amichevole di incidente -, sarebbero risultati quasi sempre compilati dall'impiegata di un'agenzia infortunistica.
 

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