Storie nella storia di una sola partita di pallacanestro. Quaranta minuti per sviluppare i tanti temi del fritto intreccio di Montepaschi Mens Sana Siena-Galatasaray, match inaugurale della stagione europea dei campioni d’Italia della palla a spicchi, nonché prima partita casalinga ufficiale al Nelson Mandela Forum di Firenze. Quella sede obbligatoriamente scelta dalla società senese per venire incontro ai dettami del board dell’Euroleague che in questa stagione non ha più potuto permettere la deroga al PalaEstra di Viale Sclavo, non più sufficientemente capiente per ospitare i match interni della Mens Sana nella massima competizione continentale di basket. «I nostri tifosi hanno esposto degli striscioni contro la nostra decisione di venire a giocare a Firenze ma io con loro ho un buon rapporto: mi hanno spiegato che d'altronde si sentono vincolati a Siena, al palasport della città – ha detto il general manager della Mens Sana Ferdinando Minucci presentato la stagione d’Eurolega fiorentina in conferenza stampa -. Venire a Firenze significa spostare tutto, ma c'è il giusto entusiasmo per la risposta che ci sta dando la città. Aspettiamo che Firenze risponda alla grande».
Vincere per convincere «Dobbiamo far collimare esigenze sportive di licenza pluriennale – ha spiegato ancora Minucci – che per noi è fondamentale, con questa apertura alla Toscana che viene da lontano». All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il vicesindaco gigliato Stefania Saccardi e l’assessore della Regione Toscana allo sport, Salvatore Allocca. Insieme a loro anche il capitano bianco verde Tomas Ress. «Capisco il disagio dei tifosi di Siena perché la squadra è di Siena ma la miglior medicina è vincere: se iniziamo a farlo qui a Firenze, penso che si convinceranno da soli a venire a seguirci al Mandela Forum – ha detto il pivot che già una settimana fa ha alzato al cielo di Siena il primo trofeo della stagione (la Supercoppa italiana, ndr) -. Giochiamo in trasferta, anche se sto già iniziando a considerare Firenze come se fosse la nostra nuova casa. Se i fiorentini vogliono vedere il vero basket di alto livello, il secondo campionato di pallacanestro più importante al mondo dopo l'Nba, questo è il palcoscenico adatto».
A Firenze Queste le prime storie introduttive al tema. Il prossimo sarà: “Quale la reazione della piazza fiorentina?”. Lo vedremo a partire da Montepaschi-Galatasary. Però intanto sulle rive dell’Arno l’evento-Eurolega di Siena sembra già avere i suoi primi riscontri positivi, almeno viste le collaborazioni e la rilevanza mediatica che ha acquisito la Mens Sana a Firenze. «Siamo felici di accogliere questo grande evento – ha detto Stefania Saccardi, vicesindaco fiorentino -. Da qualche tempo ci siamo attivati per supportare la Mens Sana per una capillare promozione del primo di almeno 5 appuntamenti, con le società sportive e le scuole della città. E lo stesso ha fatto la Fiorentina con una serie di facilitazioni per i tifosi viola che vorranno assistere a queste partite europee». Al campo, ovviamente, toccheranno poi le prossime risposte, quelle che interessano più da vicino gli appassionati. Tomas Ress non si è sbilanciato in sede di presentazione: «Cerchiamo sempre di rimanere coi piedi per terra, dobbiamo pensare partita dopo partita. In Italia saremo a lottare per tutti i trofei, mentre in Europa, vista la nostra inesperienza, alla luce dei tanti giocatori nuovi che fanno parte della squadra di quest'anno, cercheremo di passare il primo turno di Eurolega».
Mens Sana-Galatasaray E intato il sipario si aprirà con la sfida dei campioni d’Italia di Siena ai campioni di Turchia del Galatasaray, squadra falcotosa, ricca, talentuosa, forte e sicura concorrente per arrivare fino in fondo nell’Euroleague 2013-2014. Nel roster tante facce note nel panorama continentale tra cui un ex senese come Henry Domercant che nella Città del Palio ha vinto due scudetti e due Coppe Italia tra il 2009 e il 2010. Tra i giocatori dal trascorso italiano ci sarà anche Manuchar Markoishvili, fino all’anno a Cantù, nonché mvp della Supercoppa italiana 2012 vinta dai brianzoli proprio a discapito di Siena. Quello è l’unico trofeo italiano che manca nella bacheca senese dal 2007 fino ai giorni nostri. Ma un’altra storia, forse la più “romantica” da raccontare, sarà quella del coach turco Ergin Ataman, trascinatore della piccola Mens Sana che sognava in grande agli inizi degli anni 2000 e che portò a Siena la Coppa Saporta del 2002 (ex Coppa delle Coppe, ad oggi resta l’unico trofeo europeo per la società di Viale Sclavo, ndr) e che rappresentò il primo dei 21 successi ottenuti dalla Mens Sana Basket nel solo primo decennio, anno più anno meno del nuovo millennio. Montepaschi-Galatasaray sarà anche questo. Oltre che una partita di basket interessante e complicata sul piano tecnico per la squadra toscana vista la caratura e la fisicità dell’avversario che si troverà di fronte. La nuova Mens Sana guidata dal neo-coach Marco Crespi ha tanto talento tra le sue fila ma, sulla carta, le potrebbe ancora mancare qualcosa a livello di scaltrezza ed esperienza europea. Intanto però in pre-season ha già affrontato tre volte il Galatasaray, vincendo in due occasioni.
Riflettori su Daniel Hackett La Montepschi si affiderà ancora al suo leader, Daniel Hackett, miglior giocatore nei trionfi senesi di Coppa Italia, playoff Scudetto e Supercoppa italiana. E soprattutto idolo di una città intera dopo la scelta fatta in estate di rimanere a Siena nonostante una drastica riduzione dell’ingaggio per le difficoltà di budget cui doveva far fronte la società. Hackett nelle ultime settimane è stato anche al centro di un botta e risposta con il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci che ha attaccato il numero 23 di Siena dopo la sua rinuncia a partecipare agli Europei di basket che si sono svolti a inizio settembre in Slovenia. «Si farà un incontro fra Hackett e Petrucci, non so le modalità: le dovremmo organizzare, visto che ho promosso io la cosa – ha detto ancora Ferdinando Minucci, facendo da paciere -. La Nazionale è importante per un giocatore ed Hackett è importantissimo per la Nazionale italiana. Ritengo che questa discussione sia frutto di alcune incomprensioni. Le risolveremo, io ritengo conclusa la querelle». Minucci, poi, nonostante le domande dei cronisti, non ha voluto commentare la sconfitta dell’avversario più in vista della Mens Sana degli ultimi anni. Quell’EA7 Milano degli ex coach Luca Banchi e David Moss, finita ko contro Brindisi nella prima giornata di campionato. «Preferisco non parlare di Milano – ha spiegato il gm mensanino – ma parlare di Siena che ha vinto già la Supercoppa, il ventunesimo trofeo in undici anni, e questo è un elemento straordinario. Noi aspettiamo di perdere, altri aspettano da lungo tempo di vincere, soprattutto in Italia. E questa è una cosa che mi riempie d'orgoglio». La frase si commenta da sé. Non ci dilunghiamo nell’analizzarla perché sarebbe veramente tutt’altra storia. Intanto aspettiamo quella che ci racconterà il parquet: mercoledì alle 20:30 la palla a due. Poi poche storie e (fortunatamente) solo tanto basket.