I resti trovati alcuni giorni fa nella ricerca dei dispersi della Costa Concordia non sono gli unici: ce ne sono altri sui quali saranno condotti gli esami del Dna. Lo ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Sui resti trovati il 26 settembre scorso (leggi) «stiamo aspettando gli esiti delle analisi scientifiche. Tra l'altro ne sono stati trovati altri che sono all'esame del Dna. Al di là delle facili anticipazioni dobbiamo aspettare i risultati che ci daranno conferma o meno dell'appartenenza dei resti ai dispersi».
«Nave a Piombino se Piombino potrà accoglierla» In merito alla situazione della nave Gabrielli ha precisato che si sta lavorando alla «stabilizzazione della nave affinché possa affrontare l'autunno e l'inverno; poi procederemo alla verifica della fiancata che era sommersa, dove andranno collocati i cassoni». Riguardo la destinazione del relitto, ha aggiunto, «continuiamo ad avere il riferimento di Piombino ma è la Regione l'ente che ha la responsabilità del trasporto, perché la nave è un rifiuto. Sarà la Regione – ha spiegato – a dare l'autorizzazione al trasferimento e tutto questo sarà possibile a Piombino se Piombino sarà in grado di accoglierla».