Semestrale con un andamento economico in netto miglioramento rispetto al primo semestre 2012 che proietta una chiusura positiva del bilancio consolidato dell’esercizio 2013, sulla linea tracciata dal piano industriale. E’ il documento di Estra approvato dal Consiglio di amministrazione. L’obiettivo entro il 2015 è quello di diventare la multiutility leader di mercato nell’Italia Centrale.
 
La semestrale Più nel dettaglio, cresce il MOL (Margine Operativo Lordo) che si attesta a 36,2 milioni di euro, in aumento dell’8,8% rispetto al primo semestre 2012. In miglioramento anche le vendite (408 milioni rispetto ai 356 del 2012) per un valore della produzione che sale a 414 milioni. L’utile di esercizio ante imposte per il primo semestre si chiude con 21,1 milioni di euro (oltre 5 milioni in più rispetto al primo semestre 2012).  I singoli settori in cui opera Estra attraverso le società di scopo, risultano tutti con segno positivo, in particolare per quanto riguarda la vendita di energia con un ulteriore aumento dei volumi di gas commercializzato. In forte crescita i “servizi energetici” che stanno diventando un settore sempre più strategico per il Gruppo che oggi è in grado – tra le poche aziende in Italia – di progettare, realizzare e gestire impianti semplici (la caldaia singola, installazione pannelli fotovoltaici, ecc..) fino a impianti complessi come cogeneratori, trigeneratori e impianti a biomasse.
 
Solide basi per il futuro «I risultati raggiunti nel primo semestre dell’anno – ha affermato il presidente di Estra Roberto Banchetti – sono una conferma delle scelte operate in questi anni e costituiscono solide basi su cui costruire con credibilità il nostro futuro: l’azienda sta portando avanti un piano di consolidamento sui mercati nei quali è già presente e allo stesso tempo sta crescendo in altri settori che prevedono investimenti in innovazione e ricerca. Le linee di questo sviluppo sono state tracciate chiaramente nel nuovo piano industriale e prevedono maggiore integrazione nella filiera, l’ampliamento delle reti, importanti investimenti negli impianti di produzione da fonti rinnovabili, la crescita nei settori ICT, GPL, dell’efficienza energetica, nella ricerca e infine l’ingresso nel settore della waste-to-energy».