Oltre mille pacchi spesa in più rispetto al 2011, un aumento di 420 buoni doccia ed un incremento di 300 buoni pasti, per una spesa sostenuta dalla Caritas di 570mila euro, 125 mila euro in più rispetto al 2011. E’ questa la fotografia della povertà fatta dalla Caritas diocesana di Pisa nel report del 2012 presentato dall'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che afferma: «Non ce la facciamo più, siamo veramente al limite e miracoli non ne possiamo fare anche se il vero miracolo sarebbe di far estendere la rete di solidarietà e condivisione della povertà anche ad altri enti e soggetti».
I numeri della crisi Dal 2008 al 2012 i pacchi spesa dati alle famiglie sono aumentati del 157% e nello stesso periodo la percentuale degli italiani laureati che si sono rivolti ai servizi della Caritas (docce, pasto e pacchi spesa) è passata dal 2,5 al 13,2%. Delle 1035 persone accolte dalla Caritas, il 70% sono stranieri (Est-Europa e Magreb), il restante sono italiani e l'84% del totale è disoccupato se pur il 46.3% abbia un diploma. «Dietro questi numeri ci sono interi nuclei familiari – ha commentato l'arcivescovo – e la famiglia è pilastro della società anche per la costituzione che a chiare lettere ripugna l'egoismo e l'individualismo per sancire principi solidaristici». «Siamo nel più profondo buio della notte di questa crisi economica – ha detto don Emanuele, direttore della Caritas – e noi vogliamo essere sentinelle di speranza, speranza che arriva dalle 130 domande presentate per il servizio civile in Caritas».