Un cornetto rosso ben augurante. E’ quello che probabilmente ha tenuto in borsa Antonella Mansi questa mattina quando ha varcato la porta di Palazzo Sansedoni per la riunione d’insediamento della Deputazione Amministratrice della Fondazione Mps. «Dopo la mia designazione – ha rivelato la neo presidente – me l'ha regalato un collega dell'azienda di famiglia. Ne ho tanti anche se non sono superstiziosa. Tra l'altro abbiamo fatto la prima riunione oggi, di venerdì 13». E di una buona dose di fortuna avrà bisogno tutto il board di Palazzo Sansedoni per ripianare quei 350 milioni di debito e cercare di mantenere una seppur minima quantità di azioni della banca Mps specie dopo l’accordo trovato tra Mef e Ue sul nuovo piano di risanamento della banca stessa che impone all’orizzonte, neanche troppo lontano, una ricapitalizzazione da 2,5 mld di euro.
I tempi stringono «Il momento è serio, non si scherza: siamo tutti molto motivati e consapevoli delle difficoltà che dovremo affrontare e delle complessità che stiamo approfondendo». Ha aggiunto poi la neo presidente della Fondazione Mps al termine della prima riunione della Deputazione Amministratrice che ha nominato vicepresidente Giorgio Olivato con un passato da direttore generale di Banca Toscana. Mansi ha poi spiegato che c'è la consapevolezza delle decisioni che andranno prese dalla Fondazione, «e abbiamo coscienza che i tempi sono limitati, è un lavoro importante». Entro il mese di ottobre la Deputazione Amministratrice deve predisporre il piano annuale di indirizzo: «i nostri tempi sono dettati anche da questo».
Una nuova dimensione Antonella Mansi ribadisce poi «la consapevolezza dei problemi», derivati anche dal fatto che «la Fondazione ha dovuto ridurre il proprio ruolo: lavoreremo perchè lo riconquisti, magari non come prima, magari meglio» riferendosi al ruolo che da sempre l’ente ricopre per Siena e per il suo territorio. Un ente che «magari sarà un po’ più piccolo ma che dovrà tornare ad essere un valore aggiunto» sul territorio. «Da imprenditore – ha spiegato ancora Mansi – so bene cosa vuol dire per il territorio avere un istituto di credito forte ed efficiente: se posso dare un contributo vero e fattivo indirettamente faccio un piacere anche al mio settore e a tutto il territorio». La neo presidente ha quindi invitato tutti a fare il tifo «per noi, per una Fondazione che torni ad essere motore di sviluppo. Ci vorrà tempo, consapevolezza dei problemi e anche un po’ di fortuna».
A giorni l’incontro con i vertici della banca «Era già un impegno sfidante, adesso lo è ancor di piu'''. Così Antonella Mansi ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un commento sui 2,5 miliardi di aumento di capitale chiesto alla Banca Mps dall'Unione Europea. Mansi, però, non ha voluto commentare oltre i numeri: «ho già sentito il presidente del Monte Alessandro Profumo e l'ad Fabrizio Viola. Ci incontreremo nei prossimi giorni». Presumibilmente prima del 24 settembre quando il Cda di Rocca Salimbeni sarà chiamato a discutere il nuovo piano di risanamento.
Borrè presidente del Collegio dei Sindaci Revisori Nel corso della prima riunione della Deputazione Amministartice è avvenuta anche la nomina del presidente del Collegio dei Sindaci Revisori. I deputati, insieme alla presidente Mansi, Alessandro Carretta, Camilla Dei, Flavia Galletti e Giorgio Olivato hanno nominato Luigi Borrè. Insieme a lui nel Collegio dei Sindaci Revisori Marco Grazzinie Filippo Mascia. Lorenzo Biscardi è stato designato segretario della Deputazione Amministratrice.
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