«No ai licenziamenti! La Targetti è Firenze». È lo striscione che campeggia da questa mattina su Ponte Vecchio su l'iniziativa dei lavoratori della storica azienda fiorentina di illuminazione architettonica, che stamani hanno sfilato in corteo per le vie del centro storico. Al centro della protesta i 160 licenziamenti annunciati dalla direzione aziendale della Targetti Sankey a cui i 245 lavoratori dello stabilimento fiorentino e i sindacati si oppongono con forza.

L’orizzonte della Targetti Secondo il segretario della Fiom di Firenze Daniele Calosi «non ci sono novità al momento, nei giorni scorsi abbiamo formalmente chiesto all'azienda di ritirare le procedure di licenziamento. Come sindacato siamo disposti a dialogare con l'impresa su tutto senza però questa spada di Damocle». Per il segretario «il piano che l'azienda ci ha presentato è solo per la ristrutturazione del debito finanziario che ammonta a circa 180 milioni, e non c'è un rilancio industriale. Siamo al paradosso che noi abbiamo presentato un piano industriale degno di questo nome all'azienda, che ha tutte le potenzialità per potersi rilanciare, ma la nostra proposta non è stata accettata». La prossima settimana sono previsti incontri istituzionali con Comune e Provincia di Firenze e poi con la Regione, mentre i sindacati intendono attivare le procedure per l'attivazione del tavolo di crisi.

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