Pesce idoneo al consumo alimentare ma pescato illegalmente ha fruttato una maximulta da 4 mila euro a un pescatore massese di 56 anni comminata dalla Guardia Costiera di Marina di Pisa dopo che è stato sorpreso con circa 30 chili di tonno rosso già sfilettato e le cui quote di pesca a disposizione dei pescatori sportivi sono state chiuse a luglio.
Il sequestro L'uomo è stato sottoposto a controllo insieme ad altri quattro amici subito dopo avere ormeggiato la barca al porto di Boccadarno. I militari hanno subito notato vistose tracce di sangue sull'imbarcazione e hanno scovato, in un frigorifero appena sbarcato e stivato in un portabagagli di un'auto parcheggiata nelle vicinanze, dei pezzi di pesce, già tranciato e sfilettato, probabilmente per eludere eventuali controlli, riconoscendolo poi come tonno rosso. Il prodotto in pezzi, spiega una nota della capitaneria di porto, del peso di circa 30 kg, che si presume appartenente a un esemplare di almeno 50-60 Kg (perché privato di testa, spina e viscere), e? stato pertanto sequestrato ed e? stata comminata al pescatore massese, che si e? assunto la responsabilità della cattura, una sanzione amministrativa di 4 mila euro, prevista per la violazione delle norme comunitarie sulla protezione di alcuni stock ittici sottoposti a contingentamento. Le quantità di tonno rossi disponibili per i pescatori sportivi italiani, sono terminate già a fine luglio, inducendo il ministero delle Politiche Agricole a disporre l'immediata chiusura della 'campagna di pesca sportiva/ricreativà, vietando la cattura di questa specie. Il pesce sequestrato, e risultato idoneo al consumo alimentare, è stato poi donato dalla Guardia Costiera a un ente caritativo.