«Equiparare il settore della camperistica e delle case mobili ad interventi di nuova costruzione edilizia, con tanto di autorizzazioni urbanistiche ed edilizie, rischia di penalizzare non solo gli operatori turistici ma anche i costruttori». Lo ha dichiarato in una nota Cesare De Sanctis, segretario generale Fiom-Cgil Toscana, spiegando che nel cosiddetto decreto del Fare approvato dal Parlamento «ci sono misure per camper-roulotte e case mobili che non ci convincono e che rischiano di essere negative», chiedendo così di rivederle. De Sanctis ricorda che il distretto toscano della camperistica, tra Firenze e Siena, «produce circa l'80% dei camper nazionali» con marchi come Laika, Trigano, Rimor, Mc Louis, GiottiLine, sviluppando «un indotto importante legato, tra l'altro, alla fornitura dei materiali». Il settore delle case mobili aveva un punto di riferimento, aggiunge il sindacalista, nella Shelbox di Castelfiorentino per la quale ora «si è alla ricerca di un imprenditore che voglia e sappia riportarla sul mercato». Per De Sanctis questi sono «settori in crisi che avrebbero bisogno di procedure snelle e semplici e non di complicazioni»