Sul caso Mps «è opinione comune» che la tesi sostenuta dall'Italia in Europa sia corretta e che «sia in errore Bruxelles». E' la conclusione a cui, secondo fonti di Palazzo Chigi, sono arrivati il Premier Enrico Letta, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e il Ministro dell’Economia e Finanze Fabrizio Saccomanni, esaminando il giudizio della Commissione Europea sul piano di ristrutturazione della banca senese. Continua dunque il braccio di ferro tra Governo e Commissione Europea su quel piano di risanamento già definito a suo tempo “lacrime e sangue”.
 
La richiesta di modifiche urgenti La scorsa settimana, secondo alcune indiscrezioni riportate dal Financial Times, il Commissario alla concorrenza Joaquin Almunia avrebbe chiesto al Governo e ai vertici di Banca Mps alcune modifiche «urgenti». Nel dettaglio «sul fronte dei compensi dei manager, taglio dei costi e trattamento dei creditori». In una lettera inviata sia a Roma che a Siena lo stessoCommissario europeo, chiamato a valutare se i Monti bond siano in linea con le regole europee per gli aiuti di Stato, avrebbe scritto che «per consentire alla Banca di ristabilire la fattibilità l'attuale piano deve ancora essere migliorato».
 
In attesa dei dati della semestrale Il verdetto della Commissione Europea è atteso comunque per settembre e quindi il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles è destinato a durare ancora qualche settimana. Nel mezzo, mercoledì 7 agosto, ci sarà la presentazione dei dati di Banca Mps relativi al primo semestre di quest’anno. Dati che dovrebbero far registrare qualche piccolo miglioramento se non altro sono attesi quei primi benefici dal taglio dei costi attuati e previsti dal piano di risanamento.
 
In Fondazione una nuova Deputazione Generale Ad attendere i dati della semestrale ci saranno i nuovi membri della Deputazione Generale della Fondazione Mps nominati questa mattina. I 14 componenti dell'organo, a cui spetta il compito di designare il presidente dell'ente, sono stati indicati dalla Deputazione uscente nella sua ultima seduta, come previsto dallo statuto. Tra i nuovi consiglieri, in gran parte già noti, spunta anche il nome dell'attuale direttore dei Musei Vaticani ed ex Ministro dei Beni Culturali, Antonio Paolucci. La nuova Deputazione Generale resterà in carica per quattro anni, fino al 2017. Egidio Bianchi, Sergio Betti, Barbara Lazzeroni e Alessandra Navarri sono stati designati dal Comune di Siena, Vincenzo Cesarini e Simonetta Sancasciani dalla Provincia, Amedeo Alpi dalla Regione Toscana, Carlo Guiggiani dalla Camera di Commercio, Bettina Campedelli dall'Università di Siena, Alessandro Grifoni dall'Arcidiocesi di Siena, Riccardo Campa dall'Università per Stranieri, Vareno Cucini dalla Consulta Provinciale del Volontariato di Siena, Sergio Daolio dal Consiglio Nazionale delle Ricerche mentre Paolucci, ex Soprintendente per il Polo museale fiorentino, dal Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici.
 
Presto i nomi della Deputazione Amministratice e del presidente Ai 14 componenti della Deputazione spetterà il compito di eleggere il nuovo presidente della Fondazione Mps, in sostituzione di Gabriello Mancini, il cui mandato è scaduto sabato scorso. Si fa sempre più forte la candidatura di Francesco Maria Pizzetti, l'ex Presidente dell'Authority per la Privacy e dal '96 al '98 ex consigliere costituzionale dell'allora presidente del Consiglio Romano Prodi. A convocare l’insediamento e la prima riunione della nuova Deputazione Generale sarà il presidente uscente Mancini. In quell’occasione saranno nominati i membri della Deputazione Amministratrice e il nuovo presidente. Probabile che venga adottata la procedura d’urgenza per la convocazione che permetterebbe la seduta e quindi le nomine tra venerdì e l’inizio della prossima settimana.