«Parliamo di danni per milioni di euro», Così ha esordito il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli nella conferenza stampa del giorno dopo la violenta tempesta che ha colpito la città. «Stiamo lavorando alle stime, ma soprattutto per riportare la normalità – ha aggiunto il primo cittadino -. Solo le strutture comunali hanno riportato circa un milione di euro di danni». Le strutture pubbliche a cui si riferisce Ghinelli sono tre scuole comunali e il palazzetto dello sport Le Caselle, dove ieri si è sfiorata la tragedia, dato che vi si trovavano molti bimbi che svolgevano attività sportive e seguivano i campi solari.
Danni alle scuole «Le scuole Pallanca, Orciolaia e Fonte Rosa hanno riportato diversi danni – ha spiegato Lucia Tanti, assessore alle Politiche sociali, Famiglia, Scuola, Politiche giovanili e Sport – fortunatamente i bambini sono stati fatti evacuare in tempi record nonostante la situazione meteo fosse comunque difficile. Adesso c’è da pensare alle strutture. Prima di tutto all’eliminazione di quelle piante divenute pericolose all’interno dei plessi scolastici e poi al palazzetto che ha subito gravi danni. È una tensostruttura, con dei cavi d’acciaio, quindi delicata di natura. Ieri questi cavi sono stati sollecitati e la copertura gravemente compromessa. L’asportazione della guaina del tetto è stata quasi totale».
Pericolo amianto: 100 famiglie a rischio evaquazione La situazione più drammatica è senza dubbio quella di via Malpighi, zona di edilizia popolare ad alta densità abitativa dove 100 famiglie vivono in abitazione ricoperte da tetti di eternit. La tempesta di ieri ha distrutto buona parte delle coperture delle case e trasportata dal vento si è sbriciolata nelle strade adiacenti. Alcune abitazioni si sono ritrovate “a cielo aperto” e prontamente richiuse con delle coperture di emergenza in lamiera. «In via Malpighi la situazione è insostenibile – ha spiegato Tiziana Nisini, assessore alle Pari Opportunità e Politiche della casa -. Da anni centinaia di famiglie e bambini vivono con la minaccia dell’amianto sopra la testa. La loro salute viene prima di tutto. Che questa disgrazia sia l’occasione per bonificare tutta la zona. Le perizie per accertare la salute ambientale della zona si stanno svolgendo in queste ore”. Ma il pericolo amianto non è solo in via Malpighi ma anche in zona Pescaiola nei pressi dell’ex-mercato ortofrutticolo dove la vecchia copertura dello stabile abbandonato è stata divelta dal vento e trasportata nelle strade vicine, sbriciolandosi e rilasciando nell’aria il suo potenziale tossico».
Richiesto lo stato di emergenza «Da parte della Regione Toscana abbiamo avuto una forte solidarietà, non solo formale – ha dichiarato ancora il sindaco Ghinelli -. Noi abbiamo inoltrato la procedura di stato di emergenza, ora aspettiamo che faccia il suo iter. Sono tre i fronti su cui potrebbe intervenire la Regione Toscana: sul ripristino del patrimonio pubblico, sui danni alle imprese e sull’indennizzo a quei privati che hanno un isee sotto una certa soglia di reddito. Per ora non creiamo false illusioni ai nostri cittadini, è ancora tutto da vedere. Tra 10 giorni a perizie depositate rifaremo il punto della situazione insieme». «Una rassicurazione per i cittadini: tutti i coloro che hanno subito dei danni a seguito della caduta di alberi, tegole o pali di illuminazione ubicati in proprietà comunali – ha spiegato infine il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – possono richiedere i danni all’amministrazione che ha un’apposita assicurazione per fronteggiare questi fenomeni. I cittadini hanno tempo un anno per inoltrare la richiesta».