«In vista dell’incontro di oggi,al quale si è ritenuto non far partecipare il Comune di Isola del Giglio, prendiamo atto che, ad un mese dall’inizio della stagione turistica la discussione dentro e fuori l’Osservatorio e le interlocuzioni con Costa Crociere, si sono spostate quasi esclusivamente sul tema del porto di destinazione del relitto, ribaltando sostanzialmente l’ordine delle priorità: liberare l’Isola del Giglio dal relitto della Costa Concordia.

Un atteggiamento che non siamo più disponibili a tollerare, soprattutto in presenza di evidenti problemi tecnici che, di volta in volta, si ripropongono e rischiano di rallentare i lavori sulla nave. Il Giglio ha avuto fino ad oggi estrema comprensione e pazienza. Ma c’è un limite che non può essere oltrepassato. Ed è quello del rispetto civico e del futuro economico e sociale di un intero territorio che è patrimonio toscano e italiano.

Il Comune di Isola del Giglio, se continuerà a venir meno il rispetto per la sua popolazione, uscirà formalmente dall’Osservatorio sui lavori di rimozione della Costa Concordia e chiederà che almeno una volta ogni settimana e in occasione della convocazione del Consiglio Comunale, un dirigente di Costa Crociere e il presidente dell’Osservatorio vengano in Consiglio Comunale a riferire alla comunità gigliese sullo svolgimento dei lavori di rimozione e ogni altra attività connessa.

Il Governo si faccia carico di spingere per una rimozione più rapida del relitto e Costa Crociere torni a confrontarsi con noi come interlocutore affidabile e serio senza anteporre i propri interessi di mercato a quelli più generali di una comunità con un futuro a rischio. Chiediamo rispetto e considerazione perché le prospettive iniziali sono state pregiudicate da ritardi e da situazioni, come quella portuale, in piena violazione delle indicazioni fornite dal Consiglio Comunale.

Auspico infine che il Governo si ponga a tutela dell’interesse dei cittadini gigliesi, per tramite del Commissario Franco Gabrielli, per una rapida conclusione della vicenda e che l’Osservatorio si riappropri del ruolo di soggetto attivo deputato alla verifica e controllo di quanto viene svolto dal Consorzio di imprese Titan Micoperi all’Isola del Giglio».