Intervenire rapidamente con una progettazione altamente qualificata, che individui interventi di urgenza a breve termine e a media scadenza, per recuperare gli arenili erosi e garantire un futuro alla vocazione turistica e alla balneazione nelle spiagge del nostro territorio. E’ la richiesta del Consorzio MaremMare in merito all’emergenza erosione delle coste toscane. Il Consorzio, pur accogliendo con soddisfazione la notizia dei finanziamenti annunciati nei giorni scorsi dalla Regione Toscane per lavori di consolidamento a punta Nera e Poggio Calvello, nel Comune di Monte Argentario e l'esecuzione di pennelli a mare presso la foce del fiume Ombrone, esprime però forte preoccupazione per il tratto di costa che insiste nel territorio di Orbetello.
Al momento, infatti, risulta che il Comune di Orbetello abbia perso l’opportunità di rientrare nel programma della Regione Toscana per gli investimenti strutturali 2007-2013. E’ inoltre evidente l’errore di aver sottovalutato non solo il problema dell’erosione degli arenili, ma anche la possibilità di gravi danni alla prospiciente pineta litoranea del “Voltoncino”, protetta dalla duna che attualmente sta subendo importanti modifiche da parte delle correnti marine. Tale fascia di pineta,dichiarata bene di notevole interesse pubblico dal decreto ministeriale del 20 agosto 1959, secondo il Ministero per i beni e le attività culturali, ha il diritto, per legge, di essere salvaguardata e conservata nel migliore dei modi.
Le attività turistiche e commerciali del Comune Orbetello che si affacciano sulla costa tra Santa Liberata e Talamone (campeggi, villaggi, hotel, residence, stabilimenti balneari, ristoranti, soste camper, bar, pizzerie) sono fortemente preoccupate per questo atteggiamento, oltre che per la mancanza dell’arenile in tratti particolarmente critici, che può compromettere seriamente le sorti turistiche dell’intera area e di conseguenza l’economia complessiva del territorio.
«Il Consorzio MaremMare si farà parte attiva, con i suoi consorziati e con tutte le imprese turistiche interessate, per individuare opportuni percorsi di progettualità e di finanziamento, da sottoporre alle autorità di governo locale, con lo scopo di risollevare le sorti di uno dei tratti più significativi e amati della Costa d’Argento, nonchè per stimolare e colmare le vistose lacune, che troppo spesso vanno a gravare unicamente sugli imprenditori e sul lavoro».
 
I finanziamentiLa Regione Toscana ha finanziato due progetti, che copriranno l’80% dei costi delle opere, uno per il Comune di Monte Argentario, a Punta nera e a Poggio Calvello (1 milione di euro) e l’altro per la foce del fiume Ombrone. Tali finanziamenti sono stati concessi  a seguito dell’alta qualità di progettazione e partecipazione della Provincia al tavolo tecnico.