La creazione di una aiuola con annessa rotonda in mezzo al traffico laddove c’era un area da destinare ai servizi dello scalo marittimo è una situazione che ha oltrepassato il limite dell’assurdo. La dignità dei gigliesi e dei giannutrini viene costantemente umiliata con decisioni che hanno del malvagio. I diritti dei cittadini, siano essi bambini che anziani o semplici turisti, non possono essere calpestati in questo modo. Le promesse iniziali in cui eravamo stati coinvolti sono state totalmente disattese: sala d’aspetto inesistente, parcheggi per le biglietterie inesistenti, parcheggi a chiamata chiusi, accessibilità incredibilmente difficoltosa, sistema dei parcheggi a pagamento farraginosi, mancanza di pensiline allo scalo per la protezione degli anziani dalle intemperie e quanto altro.

Sullo scalo marittimo di Porto Santo Stefano l’amministrazione comunale di Monte Argentario non ha mantenuto le promesse ma tutto ciò ricade sui miei cittadini. Abbiamo da subito auspicato un confronto serio e costruttivo sulla questione scalo marittimo per arrivare ad una soluzione condivisa, anche con un’apposita delibera di Consiglio Comunale ma da sempre subiamo decisioni che vanno contro il rispetto delle persone. Ma quando, nonostante i nostri ripetuti richiami, si continua ad imporre progetti e soluzioni a senso unico, soprattutto nei confronti degli anziani e dei bambini, è arrivato il momento per il sindaco Cerulli di rispondere ad una domanda che sta a cuore a tutti i gigliesi: ritiene davvero, come ha più volte dichiarato, che Santo Stefano sia il parcheggio dell’Isola del Giglio e di Giannutri? Forse non sa che uno scalo marittimo, per definirsi tale, deve avere standard minimi di qualità stabiliti per legge. La legge regionale parla chiaro. Cerulli ha intenzione finalmente di rispettarli?

Bagni pubblici, pensiline per la pioggia, parcheggi, posti a sedere. L’ora delle promesse è finita. Cerulli e gli altri amministratori inizino a dare le risposte che tutti ci attendiamo. I cittadini, anziani, bambini e famiglie, così come i turisti che arrivano in Costa d’Argento devono poter vedere garantiti i loro diritti. E se proprio la vogliamo dire nei giusti termini, anche noi siamo stanchi di parcheggiare le barche di Porto Santo Stefano e di Porto Ercole lungo le nostre coste. La vogliamo mettere così? Viceversa siamo disponibili ad andare altrove».