Lettera minatoria anonima, accompagnata da due cartucce da caccia, per il sindaco di Castelfiorentino (Firenze), Giovanni Occhipinti e una busta contenente polvere non ancora identificata fatta recapittare nella sede di Firenze di Equitalia. E’ la cronaca toscana di questa mattina, segno evidente di un clima sempre più violento ed esasperato attorno alle istituzioni.

Lettera al sindaco La missiva indirizzato al sindaco e le cartucce sono state trovate all'interno di una busta di plastica lasciata davanti al portone del Palazzo comunale, dove è stata rinvenuta dal dipendente che per primo è entrato in municipio stamani. Indagini in corso dei carabinieri, subito allertati. A rendere noto l'episodio è stato lo stesso sindaco che, in una nota, commenta: «Sono profondamente amareggiato per questo gesto vile e intimidatorio che non riuscirà nell'intento di indebolire l'azione che questa amministrazione sta portando avanti per il rispetto delle regole in tutti i settori. Confido nel prezioso lavoro delle forze dell'ordine e ringrazio cittadini e dipendenti per la vicinanza che mi hanno espresso in questo particolare momento. Del resto ultimamente la cronaca ha dato ampio spazio a gesti provocatori nei confronti di amministratori locali e non si esclude che quanto avvenuto stamani sia stato dettato da puro spirito di emulazione».

Polvere per Equitalia Una busta contente della polvere è stata recapitata questa mattina alla sede di Equitalia in viale Matteotti a Firenze. Sulla busta c'era la sigla “gruppo armato proletari”. Sul posto la squadra volante della polizia, la digos e il nucleo batteriologico dei vigili del fuoco. Secondo quanto emerso, il plico è stato individuato dalle macchine radiogene di cui è dotata la sede di Equitalia, che controllano tutta la corrispondenza in arrivo. Una volta individuata, la busta è stata sigillata, come previsto dai protocolli di sicurezza di Equitalia. Nel plico è stata trovata della polvere nera, che sarà analizzata nei prossimi giorni. Tra le ipotesi, quella che si tratti di polvere pirica. La sigla 'Gap', acronimo di 'Gruppi armati proletari' è riportata in un foglio contenuto nel plico. Accanto alla sigla è stato tracciato il simbolo della falce e martello. Sulla busta è stato indicato il nome di un mittente fittizio. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, la missiva è stata inviata nei giorni scorsi da una regione del Nord Italia, come risulta dal timbro di un centro di smistamento postale.