L’immaginaria origine del tango argentino, ballo sensuale per eccellenza. Ma anche la storia dei migranti dal Sud Italia al Nuovo Mondo. E pagine di passione, amore e vendetta. Tutto questo è “Tango alla fine del mondo” il nuovo romanzo di Diego Cugia che l’autore presenta a “Casciana Cultura” (leggi) giovedì 18 luglio (Chalet delle terme – ore 21,30). Ad accompagnare la presentazione anche l’esibizione di Michela e Daniel, ballerini di tango argentino.

Il volume –Il libro, pieno di colpi di scena, celebra l’immaginaria storia del tango argentino, della sua nascita nel Bandoneón, locale del porto di Buenos Aires, a opera dell’italiano Michele Maggio e di altri emigranti. Maggio, infatti, è un palermitano che dopo aver manifestato contro le tasse, viene cacciato con la sua famiglia da Don Tano, spietato agente marittimo, che vende loro una fazenda in Argentina e i biglietti del piroscafo, promettendo fortuna oltreoceano. Ma al momento della partenza manca un biglietto e la figlia diciassettenne di Michele anticonformista e ribelle, è costretta a rimanere da sola in Sicilia. È soltanto il primo degli inganni di Tano che, pazzo di desiderio, la riduce in schiavitù. Nel Nuovo Mondo, intanto, Michele scoprirà che la fazenda non esiste e che le giornate sono fatte di duro lavoro compensate dalla notte che si accende sulle note sensuali del ballo del secolo: il tango.