La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, all'assemblea di Banca Mps convocata per il prossimo 18 luglio, voterà a favore dell'abolizione del tetto al diritto di voto al 4% per i soci privati. La decisione è stata presa oggi dalla Deputazione Amministratrice, dopo un approfondito esame delle ragioni che inducono ad abolire il vincolo. «La Fondazione Mps, nel decidere di votare a favore della soppressione di tale limite – si legge in una nota – ha valutato le ricadute potenzialmente favorevoli all'ingresso di nuovi investitori nella Banca, in linea con gli auspici formulati anche dall'Autorità di Vigilanza. In tale prospettiva la Fondazione manifesta il proprio orientamento a consultare la Banca, nel rispetto delle reciproche autonomie, e fermo il principio di non ingerenza nelle scelte imprenditoriali, in vista di un'auspicabile ottimizzazione delle rispettive politiche di approccio al mercato, fermo restando, per la Fondazione, l'obiettivo primario di tutela del proprio patrimonio. Inoltre la Fondazione dichiara la propria disponibilità, alla luce dell'importante svolta impressa alla logica partecipativa del capitale nella Banca, a farsi carico di un approfondimento sugli eventuali ulteriori sviluppi dell'impianto statutario che, anche a seguito dell'abolizione del vincolo partecipativo, potrebbero essere prospettati ai competenti Organi della Banca, beninteso nel rispetto delle prerogative della Vigilanza. L'orientamento e la disponibilità così manifestati – conclude la nota – si collocano, naturalmente, nell'ambito del rispetto dei vincoli e dei modi previsti dalla vigente normativa».
Guzzetti: «Ognuno farà le sue valutazioni» Un sì annunciato, dunque, specie dopo gli indirizzi degli enti nominanti, Comune e Provincia di Siena, emersi dalle rispettive assise consiliari. Un sì che non placa e non placherà però le polemiche di tutti coloro che vedono nel vincolo del 4% l’ultimo appiglio della senesità del Monte. Chi non è voluto entrare nel merito è stato Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, che ha sottolineato: «Ognuno farà le sue valutazioni, sono cose che vanno lasciate alle sedi competenti»
La Fisac Cgil affigge BerlinguerChi invece promette battaglia in vista dell’assemblea dei soci di banca Mps dopo l’annuncio di un presidio in viale Mazzini è nuovamente la Fisac Cgil. Una presa di posizione forte, per certi versi anche distante da quanto riferito nei giorni scorsi dalla segretaria nazionale del sindacato Susanna Camusso (leggi), e che oggi “scomoda” anche Enrico Berlinguer. In diversi muri della città, infatti, sono stati affissi dei manifesti 6 metri per 3 a firma Fisac e che riprendono una frase dello storico segretario del Pci. «Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora – si legge nel manifesto – ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi».
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