Antonino Nastasi vola a Madrid per interrogare il presidente del Banco Santander Emilio Botin. È questo il nuovo capitolo dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta e sul successivo scandalo derivati al Monte dei Paschi di Siena. Il numero uno dell’istituto di credito iberico verrà sentito come persona informata sui fatti, in attesa di una rogatoria internazionale in programma per l’inizio della prossima settimana. Nel 2007 Botin riuscì a vendere Antonveneta a Mps per 9.3 miliardi di euro dopo averla acquistata tre mesi prima a 6.6 miliardi. Al banchiere spagnolo verrà chiesto come riuscì a fare quell’operazione con l’allora presidente di Rocca Salimbeni Giuseppe Mussari.

Giorni caldi per l’inchiesta La trasferta del Pm Nastasi arriva all’indomani della visita a Siena di Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, per «postare la sua solidarietà ai colleghi che lavorano con zelo e professionalità». L’incoraggiamento a Nastasi, così come a Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, è in sostanza una spinta verso giorni che si preannunciano bollenti al Palazzo di Giustizia senese. La prossima settimana potrebbe sbloccarsi anche la vicenda del sequestro d'urgenza di 1,8 miliardi di banca Nomura che il Gip Ugo Bellini non aveva convalidato. Il tribunale del riesame, infatti, esaminerà l'appello presentato dai Pm convinti che nel contratto con il Monte per la ristrutturazione del derivato “Alexandria” ci siano stati i presupposti per il reato di usura e truffa. Tesi che il gip aveva respinto, così come non aveva convalidato neppure il sequestro di 14,5 milioni di euro, complessivi, a Mussari, all'ex dg Antonio Vigni e all'ex capo area finanza Gianluca Baldassarri (leggi).

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