Rischia seriamente di subire uno stop, se non una vera e propria rivoluzione, il progetto per la creazione del tunnel dell’Alta velocità che dovrebbe attraversare a Firenze e che da quasi dieci anni ha visto a più riprese interruzioni o modiche che ne hanno minato il percorso di sua realizzazione. Il sindaco Dario Nardella infatti nelle ultime ore ha sorpreso tutti con delle dichiarazioni che certamente faranno discutere. «Il progetto dell’Alta Velocità che Ferrovie dello Stato ha voluto fare in tutti i modi, oggi ancor più di ieri, appare inspiegabile: è un grande spreco di denaro pubblico, perché stiamo parlando di un miliardo e mezzo di euro per risparmiare due minuti sulla tratta Roma-Bologna-Milano dell’Alta Velocità – ha raccontato ieri sera Nardella, intervenendo alla ‘Festa d’Estate’ organizzata dal Circolo ARCI La Loggetta di Varlungo – Un progetto che appare inspiegabile sotto più punti di vista. Il primo è che si realizza un’altra stazione rispetto a Santa Maria Novella, non a dieci chilometri ma a due chilometri da essa, nell’area dei macelli dove ora c’è un buco gigantesco e 24 ore al giorno 4 idrovore portano l’acqua da un lato all’altro della falda per non interromperla e consentire il flusso sotterraneo dell’acqua. La stazione Foster è destinata ad ospitare i treni Alta Velocità andando a svuotare Santa Maria Novella che ogni anno vede transitare 36 milioni di passeggeri. Molti sono cittadini e lavoratori, ma tanti sono anche turisti. Portare con i treni i turisti nei centri storici delle città è una cosa grandiosa, perché questo va nel senso dell’eliminazione del mezzo privato e soprattutto di valorizzazione dei centri storici. Se noi eliminiamo questi porti di approdo nei cuori delle città, come possiamo fare un discorso di riqualificazione e ripopolamento dei centri cittadini? Diventa contraddittorio e quindi altera le scelte urbanistiche fatte in questa città da molti anni. Aggiungo che la stazione Foster prevede 25.000 mq di commerciale, con un risultato di gran lunga peggiore della stazione Triburtina di Roma, dove sembra di stare in una cattedrale nel deserto. Quindi credo che questo tema della stazione sia molto problematico».
Nardella: «Spendere meno soldi pubblici e impattare meno sul territorio» «Non ho mai fatto mistero della mia perplessità sull’opera pubblica della Tav come del resto anche il mio predecessore, il sindaco Matteo Renzi – ha precisato a margine di una conferenza stampa odierna Nardella- Tuttavia abbiamo anche sempre detto che le opere pubbliche devono andare avanti. Ma da quando faccio il sindaco, i cantieri della Tav sono bloccati. E, ancora ora, sono bloccati. Questo ci porta a dovere verificare se, in una situazione del genere, tenuto conto che stiamo parlando di un’opera progettata 20 anni fa, vi siano, grazie alle nuove tecnologie emerse in questi anni, le condizioni per garantire gli stessi risultati, quegli stessi servizi in termini di miglioramento del trasporto regionale, di facilitazione del trasporto di alta velocità, spendendo molti meno soldi e modificando un’opera che è altamente impattante. Credo che questa sia una verifica opportuna, che come sindaco intendo fare, ma non da solo e ribadisco che la mia idea è quella di lavorare in squadra con la Regione Toscana, con il presidente Rossi, con il quale già in passato abbiamo esaminato ipotesi del genere, con il governo, ovviamente e soprattutto con Ferrovie dello Stato che è il dominus il titolare di questa opera pubblica. Io non sono per bloccare le opere pubbliche, in Italia abbiamo sofferto già troppo per opere pubbliche avviate e rimaste non finite, ma ritengo che l’intelligenza e il progresso delle tecnologie ci consentano di verificare un miglioramento e una modifica di quell’opera pubblica spendendo molti meno soldi pubblici ed impattando molto meno sul territorio».
«I soldi dei nostri cittadini e delle nostre aziende siano spesi con un metodo che porti soluzioni efficaci» La domanda a questo punto sorge spontanea: si potrà eliminare il progetto Foster e procedere all’ attraversamento di superficie? «Le soluzioni tecniche non sta a me individuarle e soprattutto non da solo -ha concluso il sindaco di Firenze – Voglio lavorare insieme alla Regione Toscana e al governo perché questa è un’opera pubblica di livello nazionale che impatta su tutto il trasporto regionale e anche molto sulla città. Vorrei soltanto che a Firenze si faccia una cosa che non si presenti troppo obsoleta di fronte a cantieri fermi, e che i soldi dei nostri cittadini e delle nostre aziende siano spesi con un metodo che porti soluzioni efficaci e non inutilmente».