«Istanbul: domani si prevede una bella giornata del c***o. Turchi provenienti da tutte le città si ritroveranno in piazza Taksim insieme (contro) i sostenitori di Erdogan. Sono previste 1 milione di persone. Istanbul resiste, noi con loro». È stato questo l’ultimo post su Facebook di Daniele Stefanini, il fotografo freelance di Livorno, rimasto coinvolto negli scontri di ieri nella capitale turca: una botta alla testa che lo ha costretto ad una notte in osservazione all’ospedale di Haseki ad Aksaray. Una volta dimesso, per lui, è arrivato il fermo della polizia locale.
 
La notizia SkyTg24 è stata la prima emittente a dare la notizia del fermo in Turchia per Daniele Stefanini, labronico di 28 anni che da due anni operava nel settore della comunicazione come fotoreporter. «Siamo stati molto fortunati – ha spiegato a Tmnews l'Ambasciatore d'Italia ad Ankara Gianpaolo Scarante -. Daniele Stefanini si trova in questura per accertamenti, contiamo di tirarlo fuori presto. Stefanini è stato trovato in stato confusionalenel corso delle manifestazioni da un avvocato dei diritti umani, che lo ha soccorso e ha guardato i documenti: questo ha permesso l’intervento tempestivo dell’Ambasciata. Al momento del suo ritrovamento aveva preso un colpo – si presume un colpo di manganello, ndr – alla testa. La borsa con la sua attrezzatura è sparita. È apparso molto intimorito al personale del Consolato generale d'Italia che si è occupato del suo caso subito». Intanto la Farnesina tranquillizza sullo stato di salute del fotoreporter labronico. «Le condizioni di salute del Signor Stefanini, che vengono monitorate attraverso i necessari controlli ospedalieri, non destano preoccupazioni», precisa la nota del Ministero degli Esteri.

Stefanini ha chiamato casa: «Sto bene» E' stato lo stesso Stefanini ad avvisare ieri sera la famiglia di essere stato fermato e di trovarsi in ospedale, da dove è stato poi dimesso, rassicurando i genitori e dicendo di stare bene. Il fotografo non vive più a Livorno da circa un anno e abita a Roma dove lavora per un'agenzia fotografica. Stefanini era partito venerdì mattina per Istanbul e aveva già in tasca il biglietto aereo di ritorno fissato per domani, «La notte scorsa alle due l'hanno dimesso dall'ospedale dopo avergli fatto una tac – racconta la sorella Alessia – Ci ha detto di stare tranquilli perché sta bene. Ora l'hanno trasferito in questura dove è in attesa di essere sentito dal procuratore. In base a quanto deciderà il magistrato, secondo quanto ci hanno riferito funzionari del consolato italiano a Istanbul, potrebbe essere rilasciato già da stasera o al più tardi domani».

Prese di posizione Nel frattempo la Farnesina ha confermato che Stefanini è assistito da due funzionari del Consolato italiano di Istanbul, tra cui un interprete, in accordo con l'ambasciata di Italia ad Ankara e l'Unità di crisi del ministero degli Esteri. «L'Associazione Stampa Toscana l’Ordine dei giornalisti della Toscana e il Gruppo Fotoreporter condannano fermamente le ennesime violenze  perpetrate contro i manifestanti e contro i reporter durante le proteste, chiedendone immediatamente il rilascio – è stata questa la ferma presa di posizione diramata attraverso una nota dell’Odg della Toscana -. Sempre più spesso i giornalisti sono un obiettivo per evitare che la gente sia messa a conoscenza della realtà».

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