Un Comune nella bufera che rischia di scivolare nel paradosso. Amministrativo e politico. E’ quello di Sinalunga in provincia di Siena dove il Sindaco, Maurizio Botarelli, indagato per peculato e truffa (leggi) ha deciso di rimanere al suo posto, mentre il coordinatore del Pd Andrea Francini dopo aver invano invocato le dimissioni del primo cittadino appartenente al suo stesso partito, decide di rimettere il suo incarico.

I fatti contestati Al sindaco, indagato nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Montepulciano, verrebbero contestate le accuse di peculato e truffa ai danni del suo stesso Comune. Secondo quanto si è appreso nei giorni scorsi, Botarelli, che è anche membro della Deputazione generale della Fondazione Mps, sarebbe indagato per l'utilizzo dell'auto di servizio per scopi privati, mentre la truffa gli sarebbe contestata per la richiesta da lui avanzata di alcuni rimborsi. Al Comune, peraltro, negli ultimi mesi sono stati contestati anche altri due fatti. L’utilizzo da parte di un dipendente dell’auto di servizio per appartarsi con l’amante in una località vicina, e scoperto da un investigatore privato ingaggiato dal marito della donna, e una sanzione da parte dell’Ispettorato del lavoro per un caso di «lavoro in nero».

La rottura in casa Pd Lo strappo in casa dei democratici si è consumato lo scorso 31 maggio dopo un infuocato Consiglio Comunale in cui si era creata l’aspettativa da parte delle opposizioni di possibili dimissioni del primo cittadino. Una atto però che non poteva essere discusso considerato che nessuna mozione o interrogazione era stata messa all’ordine del giorno.

Il Sindaco non si dimette Chi, invece, è passato al contrattacco è stato proprio Botarelli che in una sorta di arringa ha, da una parte, ammesso di fatto l’esistenza dell’indagine da parte della Magistratura, ma, dall’altra, ha subito escluso le sue dimissioni. «Ho fiducia nella Magistratura – ha detto nel suo intervento – quando il procedimento giungerà ad una qualche conclusione, allora agirò secondo coscienza. Ma intanto non si può discutere di fatti che sono oggetto d’indagine da parte della Magistratura e sui quali, per altro, c’è il segreto istruttorio. Un sindaco non si dimette per quello che ha scritto un giornale».

L'isolamento politico Lunedì scorso, 3 giugno, intanto, si era tenuta a Sinalunga una riunione dell’Unione comunale del Pd alla presenza del segretario provinciale Niccolò Guicciardini. Alla fine era stato approvato all’unanimità un documento in cui si chiedevano le dimissioni di Botarelli. E proprio a seguito di questo ulteriore tentativo, evidentemente andato a vuoto, sono seguite le dimissioni di Francini. A questo punto al Pd rimangono aperte ancora due strade. L'atto estremo delle dimissioni di tutti i consiglieri di maggioranza (undici del Pd, un Riformista e uno di Sel) oppure la mozione di sfiducia al Sindaco che necessita, però, delle firme di almeno otto consiglieri. Sembra questa la strada che vuole intraprendere la minoranza che, però, ha solo sette scranni ed ha quindi bisogno di una convergenza con almeno un consigliere di maggioranza. In tutti i casi, ciò che è evidente è che ormai Maurizio Botarelli appare completamente isolato politicamente – in effetti il suo nome non figura tra i firmatari dell’appello al voto a sostegno di Bruno Valentini (vedi allegato) – e lo stesso Pd non sembra trovare il bandolo della matassa per risolvere una questione che a Sinalunga sta creando disagio e imbarazzo nella popolazione. 

Il coordinatore del Pd si dimette In questo clima se le parole del sindaco possono suonare come una difesa d’ufficio, quelle del coordinatore del Pd locale Andrea Francini (che è anche consigliere comunale) pesano come una sentenza. Non tanto giudiziaria quanto politica e amministrativa. «La mia decisione di rimettere il mandato – ha spiegato Francini – è dettata soprattutto da un profondo rispetto per il partito e sono consequenziali a una posizione espressa, quasi unanimemente dal Pd comunale e dal gruppo di maggioranza Pd in consiglio, condivisa totalmente anche da me, in cui si riteneva opportuno, da parte dell’Amministrazione Comunale di Sinalunga, un chiaro segnale di discontinuità e trasparenza, non per le vicende giudiziarie quanto per un’evidente difficoltà nell’azione amministrativa che è andata acuendosi nell’ultimo periodo. Questo concreto segnale di allarme – ha concluso Francini – con la richiesta di uscita dall’impasse amministrativo e maggiore distanza da alcune vicende, non è stato ritenuto così rilevante da chi forse era titolato a fornire risposte». Come avrebbe detto Winston Churchill «Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce tutte le altre».