Cresce l’occupazione nel settore agricolo in tempo di crisi. In Toscana (nel 2012) ben 634 giovani hanno presentato domanda di finanziamento sul bando multi misura-pacchetto giovani del Psr per investimenti complessivi di oltre 112 milioni di euro a fronte di circa 50 milioni di finanziamento della Regione Toscana. Un terzo di questi ha meno di 25 anni; il 30% ha fra 26 e 32 anni il resto da 33 a 39 anni. In Toscana l’incidenza dei giovani in agricoltura è del 7% mentre in Italia è ancora al 3% agli posti in Europa.
 
Da tutta Italia a Siena Di giovani in agricoltura con particolare attenzione ai servizi di marketing e aiuti all’export  se ne è parlato a Siena nell’appuntamento organizzato da Agia-Associazione Giovani Imprenditori Agricoli e Cia, di fronte a centinaia di giovani agricoltori provenienti da tutta Italia. «E’ necessario rafforzare le politiche per favorire l’ingresso più diffuso di giovani in agricoltura nelle nostra regione – ha affermato Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana -; è prioritario favorire il recupero e l’utilizzo di terreni pubblici e privati: non coltivati, incolti o di possibile dismissione. I dati ci dicono – ha aggiunto Pascucci – che in termini economici le aziende condotte da giovani, sono più diversificate e maggiormente attente e propense sia alla qualità che a pratiche ecosostenibili, realizzano migliori rendimenti sia in termini di plv che di reddito. Ma questa maggiore propensione all’investimento che spesso è frenato, così come l’insediamento, dalle difficoltà di accesso al credito. Quella del credito è un’altra priorità ed emergenza alla quale nonostante impegni, iniziative, protocolli, disponibilità varie, anche delle stesse banche non si riesce ad ottenere risposte concrete: sia per il credito a breve che medio–lungo periodo, le criticità sono quasi sempre avere apertura di credito, tempi adeguati di ammortamento, tassi di interesse sostenibili. Il giovane che si insedia ed investe nel settore agricolo deve proiettare e posizionare la sua impresa con i relativi prodotti e servizi sul mercato definendo una, spesso “nuova”, strategia commerciale dalla filiera corta, allo sbocco nazionale o comunitario, all’internazionalizzazione sui mercati extraeuropei».
 
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