Ventuno sono gli anni passati dalla strage di Capaci, e, ieri, a Palermo oltre tremila persone hanno sfilato in corteo contro la mafia per ritrovarsi poi sotto all'albero davanti alla casa di Giovanni Falcone in via Notarbartolo. Tra loro i tanti ragazzi che sono salpati sulle navi della legalità (leggi).

Il ricordo Alle 17 è arrivato il corteo, c'era anche Pietro Grasso, oggi presidente del senato, all'epoca giudice a latere nello storico maxiprocesso alla mafia. A lui le parole di ricordo davanti a migliaia di persone, bambini e adulti: «È il momento fatidico di quell'esplosione – dice Grasso alle 17.58 – Di quei 500 chili di tritolo che hanno fatto saltare in aria tanti ragazzi, amici, colleghi». E poi in un silenzio assordante l’elenco delle vittime delle due stragi che hanno segnato per sempre la storia dell’Italia: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cisina, Claudio Traina, Francesca Morvillo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In un’atmosfera toccante il trombettiere suona il silenzio, cattano gli applausi e l'instancabile sorella del giudice Falcone, Maria ringrazia i suoi cittadini: «Grazie, grazie a tutti i palermitani che non hanno dimenticato». Presenti alla commemorazione anche il presidente della camera Laura Boldrini, il ministro Josefa Idem, il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta arrivato con l'assessore Lucia Borsellino.
 
Aspettando Papa Francesco Tanta la musica con i ragazzi dell'istituto Parini di Catania e i palermitani "Addiopizzo" che insieme hanno cantato il brano "il contropizzo rap". Cera anche Nicolò Fabi che ha cantato "Una buona idea" accompagnato dalla sua immancabile chitarra. Sul palco anche l'attore Giorgio Tirabassi che  ha letto l'ultimo discorso pubblico di Borsellino fatto a Casa Professa a un mese dalla morte di Falcone. E dopo il ricordo del sacrificio di due grandi uomini, ora Palermo si prepara a ricevere sabato Papa Francesco per la beatificazione di Padre Pino Puglisi, il sacerdote del quartiere Brancaccio, vittima anche lui della mafia.
 

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