Rinvio a giudizio per l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Questa mattina è andata in scena una nuova puntata dell’udienza preliminare a Grosseto sul naufragio che si è conclusa con il rinvio a giudizio e udienza fissata per il 9 luglio per i reati di abbandono della nave, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, abbandono di incapace a bordo e mancate comunicazioni alle autorità. Il Gup Pietro Molino ha deciso per il rinvio a giudizio respingendo la richiesta della difesa di Schettino di proscioglimento per il solo reato di abbandono. Lo stesso Gup ha respinto tutte le richieste di nuove perizie fatte dalla difesa (leggi), definendole «irrituali e superflue vertendo su temi già oggetto di ampia analisi nell'incidente probatorio». Il processo si terrà davanti a un collegio del tribunale di Grosseto.
«Abbiamo il massimo rispetto per la decisione del Gup che ha ritenuto che non fosse questa la sede per esaminare tutte le questioni che avevamo posto, bensì la fase dibattimentale». Lo ha detto l'avvocato Francesco Pepe commentando il rinvio a giudizio deciso oggi.
Verusio: «Decisione Gup conferma accuse Procura»«Credo che l'esito di questa udienza preliminare abbia confermato in toto il nostro impianto accusatorio». Lo ha detto il procuratore Francesco Verusio, commentando con i giornalisti il rinvio a giudizio di Schettino. «Sono soddisfatto perché l'ufficio ha fatto un buon lavoro e ora andremo al dibattimento dove non credo che emergeranno cose diverse da quanto da noi già accertato. Il procuratore Verusio ha anche sottolineato che il Gup «ha confermato la qualificazione giuridica dei reati di Schettino: c'erano molte parti civili che hanno chiesto di accusarlo di omicidio volontario sotto il profilo del dolo eventuale, ma il Gup ha mantenuto la nostra accusa di omicidio colposo». Sempre il procuratore capo di Grosseto ha ribadito anche oggi che «Schettino è il principale responsabile».
Gup: «Da Pm più che sufficienti indizi colpevolezza» «La piattaforma fornita dalla Pubblica Accusa contiene (più che) sufficienti indizi di colpevolezza per giustificare il rinvio a giudizio dell'imputato» Francesco Schettino. Lo scrive il Gup Molino nell'ordinanza. Secondo Molino gli indizi di colpevolezza si desumono da fondi di prova come: esiti dell'incidente probatorio; dichiarazioni di testimoni; sopralluoghi della polizia giudiziaria; l'interrogatorio di Schettino in sede di udienza di convalida dell'arresto successivo al naufragio; intercettazioni telefoniche e ambientali. «Gli atti di indagine evidenziano nella gestione dell'avvicinamento della Costa Concordia al Giglio l'ipotesi di plurimi deficit colposi, ma non invece l'ipotesi della iniziale assunzione di un rischio 'assurdo' quale quello di portarsi vicino alla costa, operazione che avrebbe potuto compiersi in condizioni di sicurezza» scrive il Gup.
Schettino dribbla i giornalisti Schettino era presente anche oggi in aula, ma per la prima volta anziché accedere al teatro Moderno dalla porta sul retro, è entrato dall'ingresso principale. In questo modo ha 'dribblato' i giornalisti che abitualmente aspettano il suo arrivo sul retro del teatro.