«Vogliamo un processo pubblico, è una vicenda che ha bisogno della maggiore visibilità possibile per fare luce su quanto accaduto». Così l'avvocato Francesco Pepe, difensore Francesco Schettino, si è rivolto ai giornalisti che attendevano l'arrivo dell'ex comandante della Costa Concordia. Oggi è la giornata della difesa e poco dopo le 9,30 Schettino, vestito in abito scuro, ha fatto il suo ingresso al teatro Moderno di Grosseto, dove si svolge l'udienza. Nella giornata di ieri, intanto, il Gup di Grosseto Pietro Molino ha fissato per il prossimo 8 luglio la decisione sui patteggiamenti chiesti dai 5 imputati il responsabile dell'unità di crisi della Costa Concordi Roberto Ferrarini, l'Hotel Director, Manrico Giampedroni, l'ufficiale Ciro Ambrosio, il timoniere Jacob Rusli Bin, l'ufficiale Silvia Coronica (leggi).
Integrazione probatoria La difesa di Schettino, in aula, da quanto si apprende, avrebbe richiesto una integrazione probatoria, cioé l'acquisizione di nuove prove. Secondo gli avvocati, infatti, le indagini sarebbero «monche e concentrate solo sulla persona Schettino, mentre in questo processo manca la nave, il sistema nave».