A poco più di un anno dalla prima grande perquisizione della Gdf a Rocca Salimbeni e a Palazzo Sansedoni per l’affaire Antonveneta (leggi)  , non si placa la bufera che proprio oggi ha riportato gli uomini delle fiamme gialle di nuovo “al setaccio” in diverse città italiane e anche in Svizzera. Secondo quanto si apprende i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito decine di perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Siena su Mps.

Indagini sulla Banda del 5% La lente d’ingrandimento degli uomini della Guardia di Finanza è rivolta nuovamente alla “Banda del 5%”. Sarebbe questo il raggio d'azione in cui inserire le perquisizioni delle Fiamme Gialle in varie città, italiane e svizzere. Il filone che riguarda quei funzionari di Rocca Salimbeni e di altre società che “facevano la cresta” sulle operazioni della Banca è lo stesso che nei mesi scorsi ha condotto in carcere l’ex responsabile dell’area finanza del Monte, Gianluca Baldassarri.

Nuovi indagati Sono 12 le persone indagate complessivamente nell'ambito delle inchieste della Procura di Siena per il filone d'indagine sulla cosiddetta'Banda del 5%. Per loro l'ipotesi di reato sono, a vario titolo, quella di truffa aggravata e riciclaggio. E' quanto si apprende da fonti giudiziarie a seguito delle perquisizioni condotte oggi dalla Guardia di Finanza italiana in varie città del Paese e nel Canton Ticino, in Svizzera. Alcuni dei 12 indagati sono nuovi nell'inchiesta, mentre altri erano già stati iscritti sul registro dalla Procura di Siena nel febbraio scorso.
 
Titoli tossici L'ipotesi di sfruttamento di alcuni titoli tossici mediati da una finanziaria di Paradiso, nel Canton Ticino in Svizzera, sarebbe all'origine delle perquisizioni in accordo con le autorità elvetiche. Le compravendite dei titoli tossici sarebbero avvenute, secondo l'ipotesi dell'accusa, in danno a Mps. Le Fiamme gialle hanno eseguito una quindicina di perquisizioni anche in alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Ravenna e Roma.

Indagini su ex presidente Richard Ginori Tra i nuovi indagati nel filone dell'inchiesta sulla cosiddetta banda del 5% ci sarebbe anche Roberto Villa, ex presidente di Richard Ginori, già indagato dalla Procura fiorentina per bancarotta fraudolenta. Per Villa l'ipotesi accusatoria dei pm di Siena sarebbe di riciclaggio. Da sempre amico di Gianluca Baldassarri, alla fine degli anni '80 Villa lavorava alla Cofilp, la sim della Popolare di Novara, proprio con l'ex capo area finanza di Mps. Secondo quanto ricostruito dalla Procura fiorentina che indaga sulla Richard Ginori, Baldassarri, tra l'altro, avrebbe anche fatto investimenti nella Starfin, la società con la quale Villa comprò la storica fabbrica fiorentina. I due sono amici da sempre essendo anche nati nella stessa località, Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. Secondo fonti investigative, inoltre, l'inchiesta senese andrebbe di pari passo con quella dei colleghi della procura di Lugano che potrebbero aver iscritto nel registro degli indagati anche altri personaggi. La stessa procura d'Oltralpe aveva già aperto un fascicolo per riciclaggio anche su Baldassarri