Faccia a faccia con gli 8 candidati a sindaco di Siena. Secondo approfondimento di agenziaimpress.it per conoscere più da vicino idee, programmi e personalità di chi ambisce alla guida della città del Palio. Dopo Laura Vigni (leggi), riflettori puntati su Michele Pinassi (Movimento 5 Stelle).
                               
Partiamo dall’iniziativa di domenica del Movimento 5 Stelle sul Monte dei Paschi. Cosa è emerso?
«Premettiamo che il MoVimento 5 Stelle tutto, sia da Siena che da Roma attraverso i suoi Parlamentari, agirà per salvaguardare il più possibile i dipendenti ed il patrimonio della Banca Mps, chiedendo prima di tutto giustizia e verità sulle sciagurate azioni compiute dal vecchio management: ricordiamo che si parla di oltre 20 miliardi di euro, il più grande scandalo finanziario d’Europa! Tuttavia la situazione della nostra banca e della relativa Fondazione è veramente drammatica. La Banca è persa, anche se nessuno ha il coraggio di dirlo, forse per il rischio di doversene anche assumere le responsabilità. Gli altri candidati, messi anche loro alla prova su una situazione così difficile, si aggrappano puerilmente alla speranza di una “ripresa economica” e conseguente “riduzione dello spread” che permetta alla Banca di riprendere fiato. Certo, anche noi ci auguriamo di riuscire a risolvere la situazione ma dobbiamo essere realisti e prepararci anche a dover affrontare la difficile sfida della nazionalizzazione (o del fallimento) della Banca: di fatto, come più volte detto, la Banca Mps è già nazionalizzata, avendo dovuto far fronte ad un prestito superiore al suo valore azionario. L’unica differenza è che attualmente il tandem Profumo-Viola stanno operando dolorosi tagli sia al personale che alla struttura, lasciando ben poco sperare per il futuro. Anche la soglia del 4%, che vorrebbero abbattere, crediamo che rappresenti solo il tentativo di far acquistare la Banca ad un “cavaliere bianco” russo o cinese, con le conseguenze tragiche – per Siena – che tutti possiamo immaginare».
 
Siena è la nuova Parma? Analogie e differenze tra le due città.
«Siena deve essere la nuova Parma! Sono tante le analogie, tra cui una gestione fallimentare del bene pubblico ed una amministrazione comunale che lascia, dietro di se, solo macerie. A Parma la precedente giunta (alcuni sono già in galera…) ha lasciato la pesante eredità di 846 milioni di euro ed anche a Siena i numeri del “buco” sono piuttosto importanti: ci sarà molto da lavorare per risollevare le sorti della nostra città. Del resto il MoVimento 5 Stelle è prima di tutto il sogno di vedere la città tornare in mano ai suoi cittadini: la nostra speranza è che anche Siena, come Parma, ritrovi nuovamente la capacità di sognare».
 
Sulla scia del successo alle politiche, quale è l’obiettivo del Movimento 5 Stelle?
«Noi dobbiamo conquistare non solo i tanti cittadini delusi dalla gestione fallimentare del “partito unico”, che ha sfacciatamente aperto i suoi tentacoli (anche con svariate finte liste civiche…) per catturare quanti più voti possibili, ma anche richiamare al voto quell’ampia fetta di popolazione che non si reca più alle urne, dando loro la speranza in una città nuova, libera e democratica, dove i cittadini trovino nuovamente l’orgoglio di essere senesi. Questo possiamo farlo solo avvicinando l’Amministrazione Pubblica alla popolazione, attraverso un percorso trasparente e democratico, dove i cittadini sono i primi attori del cambiamento. Una Amministrazione “a 5 stelle”, dove il Comune è la casa di tutti i senesi, non la residenza del Principe con la sua corte di nani, lacchè e ballerine».
 
Quando Grillo tornerà a Siena per sostenere la sua candidatura?
«Negli ultimi giorni della campagna elettorale Beppe Grillo verrà a dare il suo sostegno non solo a noi del MoVimento Siena 5 Stelle ma a tutta la città. Non bisogna mai smettere di sognare e di lottare per una città libera e democratica!».
 

Ipotesi: lei è stato eletto sindaco. Quali le priorità dei primi 100 giorni?
«Certamente non le coccole di Ceccuzzi. Trasparenza immediata su tutto l’operato pregresso del Comune, con pubblicazione permanente degli atti in rete , per scoprire come si è potuto arrivare a questa situazione di dissesto. In seconda battuta avviare l’azione di responsabilità nei confronti della Fondazione MPS, rea di non aver controllato e tutelato adeguatamente sia il suo patrimonio che la Banca MPS. Noi non insabbieremo nulla , noi pubblicheremo tutto; se sarà necessario, se altri non lo faranno, saremo noi come amministrazione a costituirci parte civile nel processo su buco dell’università. Nel contempo ci sarà una chiamata a tutte le migliori professionalità della città per ricoprire i posti lasciati vuoti dagli amministratori incompetenti che non esiteremo a cacciare via».
 
Quale il primissimo tema da portare in giunta?
«Democrazia diretta. I cittadini devono subito poter avere gli strumenti per poter decidere della loto città. Referendun deliberativo: se ad es. la città avesse potuto decidere davvero sulle privatizzazione della Banca, non ci saremmo mai ritrovati in questo stato».
 
Perché i senesi dovrebbero votarla?
«Perché, a differenza degli altri, non sono né uomo di partito, né un banchiere, né un sindacalista: sono un semplice cittadino, “uno di voi”, molto arrabbiato e pronto a debellare per sempre la Casta che ha devastato Siena e che senza vergogna alcuna, tenta anche a questo giro di “finire il lavoro”. Cercherò di sconfiggere il cancro partitico travestito da finto rinnovamento e finto civismo, con una squadra vera di cittadini, ognuno con la sua professionalità, pronta a sostenermi nell’azione di governo di Siena».
 
Il “Buongoverno” è…?
«La “concordia” è l’allegoria che più contraddistingue il MoVimento Siena 5 Stelle (e non a caso è nella testata del nostro sito): i cittadini sono tutti uguali. Il primo che si azzarda ad alzare la testa sopra gli altri (“principe”) ecco che la Concordia, con la sua pialla da falegname, gli mozza la testa.
Quale metafora migliore per una società giusta e democratica? Siena deve tornare ad essere una città a 5 stelle!».
 
Il suo nome per la Fondazione Mps è…? E perché?
«Una domanda del genere ci offende. Il nome – o meglio, i nomi – lo decideranno i cittadini senesi in base a criteri di merito, competenza e capacità. Perché la Fondazione Mps non è “proprietà privata” né del sindaco né del partito, ma è un bene della collettività senese ed alla cittadinanza deve ritornare, a partire dalle nomine».
 
SOTTO NERBO
Il piatto della cucina senese preferito: la Torta di Cecco
Il libro sul comodino: da accanito lettore, ne ho diversi. Attualmente “Il mondo è piatto” di Thomas Friedman
Lo scorcio cittadino del cuore: Palazzo Pubblico visto da Piazza del Mercato
Personaggio storico/politico cui ispirarsi: un Barbicone non violento
Il suo motto è:«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi». (Oriana Fallaci)