Una lettera al premier Mario Monti per chiedere al Governo un impegno per sostenere l’Isola del Giglio che «per la seconda stagione consecutiva sarà costretta a convivere con il relitto della Concordia davanti a Giglio Porto». A scriverla il sindaco Sergio Ortelli che chiede che «il prossimo Consiglio dei Ministri, oltre a varare il decreto per l’adeguamento e l’ammodernamento del porto di Piombino su cui esprimiamo condivisione, inserisca anche la possibilità di sostenere in modo adeguato il progetto di rilancio turistico avviato (guarda), tra difficoltà enormi dall’Isola del Giglio – spiega il primo cittadino -. Un intervento necessario per ridurre al minimo il calo delle presenze e le sofferenze di un intero comprensorio che vuol dire Toscana».
 
Il Governatore Rossi: «Decreto su porto di destinazione in prossimo Cdm» Oggi sulla destinazione finale della Costa Concordia è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi secondo cui «il prossimo Consiglio dei ministri potrebbe varare il decreto, collegato al precedente, che individua il porto di Piombino come destinazione finale della Costa Concordia». Il Governatore questa mattina era a Roma per un incontro al Ministero dello Sviluppo economico sulla definizione dei dettagli per l'adeguamento e l'ammodernamento del porto di Piombino. «Si tratta di un investimento di 110 milioni a cui se ne sommano altri 50 per la viabilità – ha aggiunto Rossi – un investimento che servirà a rendere più competitivo il porto e il sistema industriale della siderurgia».
 
Proseguono i lavori di rimozione Al Giglio intanto si continua a lavorare in mare per garantire l'appoggio in sicurezza del relitto, operazione che permetterà di far galleggiare la Costa Concordia. Questa mattina al Giglio è arrivato da Livorno il primo dei trenta cassoni che saranno posizionati sui fianchi del relitto (15 per lato) e sono stati realizzati nella sede di Ancona di Fincantieri (leggi). Dei trenta, ventisei arriveranno a Livorno per una successiva lavorazione sugli accessori, gli altri quattro, destinati alla prua del relitto,  sono invece stati creati già con curvature e volumi speciali, e arriveranno direttamente al Giglio entro al fine di maggio. Il cassone arrivato oggi, che pesa 395 tonnellate e ha dimensioni ridotte sia in lunghezza che altezza, faceva parte di un gruppo di 5 arrivati a Livorno da qualche settimana di due diverse misure: i tre più grandi pesano 500 tonnellate l’uno, sono lunghi 30 metri, alti 11 e profondi 11.