Alle 9,40 ha fatto il suo ingresso nel Teatro Moderno di Grosseto il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Comincia questa mattina, infatti, l'udienza preliminare per il processo sul naufragio del 13 gennaio 2012 all'Isola del Giglio. Schettino era accompagnato dai suoi legali ed è arrivato provenendo da una località' della Maremma dove ha preso alloggio in questi giorni. L'udienza è presieduta dal Gup Pietro Molino. In aula i pm della Procura di Grosseto e gli avvocati delle parti. Il comandante Schettino ha fatto richiesta al tribunale di poter lasciare la dimora di Meta di Sorrento (Napoli) per partecipare di persona alle udienze così' come già' accaduto per l'incidente probatorio dell'autunno scorso (leggi).

L’udienza preliminare In questa fase il giudice dell'udienza preliminare Molino dovrà decidere sulle posizioni di sei indagati per i quali la procura di Grosseto ha chiesto il processo: lo stesso Schettino; il suo vice in plancia Ciro Ambrosio; l'ufficiale Silvia Coronica; il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin; l''hotel director' Manrico Giampedroni; il coordinatore dell'unita' di crisi della flotta Costa Crociere, Roberto Ferrarini. I Pm contestano a tutti i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime; mentre per Schettino e gli altri che si trovavano in plancia al momento dell'urto decisivo contro lo scoglio de Le Scole con compiti di navigazione – cioe' gli ufficiali Ambrosio e Coronica, piu' il timoniere Rusli Bin – c'e' anche l'accusa di naufragio colposo. Tra le singoli posizioni, inoltre, c'e' l'accusa di abbandono della nave e di abbandono di persone incapaci a bordo per il solo Schettino, e di mancata collaborazione con l'autorita' marittima per Schettino, Ambrosio e Ferrarini, non avendo riportato – secondo l'accusa – alla capitaneria di porto l'esatta situazione in corso sulla nave dopo l'impatto con gli scogli.

Tre sessioni per le udienze Il Gup Molino ha fissato finora tre sessioni di date di udienza: tutti i giorni tranne i festivi dal 15 al 24 aprile, dal 13 al 23 maggio, dall'8 al 20 luglio. Domani si comincia con l'appello delle oltre 4.200 parti offese, un'operazione che può' richiedere anche ore, poi il Gup entrerà nel merito delle richieste del pubblico ministero e delle difese.

Il Comune del Giglio chiede la costituzione di parte civile «Come amministrazione del Giglio, nell'interesse dei cittadini e dell'istituzione abbiamo formalizzato la richiesta di costituzione di parte civile, per il grave danno subito, che al momento è stato quantificato in una cifra non inferiore agli 80 milioni di euro». Lo ha detto l'avvocato Alessandro Maria Lecci, legale del Comune dell'Isola del Giglio insieme allo studio Pavia-Ansaldo, precisando che «la cifra potrà essere quantificata definitivamente quando sarà rimossa la nave. Abbiamo anche formalizzato la citazione come responsabile civile di Costa Crociere – ha annunciato l'avvocato Lecci -. Sebbene Costa Spa abbia patteggiato una sanzione amministrativa, per noi il procedimento non è chiuso e chiederemo a Costa il risarcimento per il danno immane ricevuto dal naufragio»

Codacons, risarcimento per progetti di sicurezza dei trasporti Il Codacons e l'Associazione utenti del trasporto aereo marittimo e ferroviario hanno chiesto oggi di costituirsi parte civile. Lo scrive l'associazione conumerista in una nota. «La costituzione delle due associazioni -si legge- è finalizzata al risarcimento di tutti i danni che i due enti hanno direttamente subito a causa delle condotte tenute sia dagli imputati sia dalla Costa Crociere e dal Gruppo Carnival». Le eventuali somme che le due associazioni otterranno a titolo di risarcimento saranno interamente devolute, si legge infine, a «iniziative e progetti concernenti la sicurezza della navigazione marittima e, comunque, dei trasporti in generale»

Richiesta la simulazione dell'incidente con "nave gemella" Lo stesso Codacons ha depositato in Procura a Grosseto una richiesta formale perché sia effettuata una simulazione del naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio, simulazione che dovrebbe avvenire davanti all'Isola con la nave "gemella" della Concordia, la Costa Serena, utilizzando «naturalmente non gli scogli come punto di impatto, ma una boa». Lo ha annunciato il consulente del Codacons, il professor Bruno Neri dell'Università di Pisa. «L'errore del timoniere indonesiano (Jacob Rusli) – ha affermato il professor Neri- è probabilmente, addirittura determinante, ferme restando le responsabilità di Schettino e di Costa a terra. Fu il comandante ad accorgersi dell'urto che stava per avvenire: per questo diede l'ordine in modo così concitato, e poi frainteso dal timoniere», quest'ultimo anche lui tra i 6 indagati dalla Procura di Grosseto.

Udienza sospesa fino alle 14 Udienza preliminare per il naufragio della Costa Concordia sospesa per il pranzo a Grosseto. Dopo l'appello delle parti e la presentazione delle richieste di costituzione parte civile (circa 300 ndr), infatti, il giudice Pietro Molino ha aggiornato i lavori alle 14 per le eccezioni delle parti. Al momento l'ex comandante Francesco Schettino, presente in aula, non ha ancora lasciato il Teatro 'Moderno', sede dell'udienza.

Avvocato "gratuito" di Schettino: «Incidente sul lavoro» «E' assurdo e ridicolo che Costa Crociere chieda di essere parte civile». Lo ha detto Francesco Pepe, legale dell'ex comandante Francesco Schettino. «E' ridicolo – afferma l'avvocato – che l'azienda proprietaria della nave, che ha patteggiato per un milione, si costituisca parte civile contro un suo dipendente. Costa deve assumersi le sue responsabilità, anche economiche. Il comandante Schettino è uno che ha lavorato tutta la vita, è una persona normale: che risarcimenti del danno credete possa sostenere? Forse potrebbe perdere la casa ma nulla più». «Si è trattato di un incidente sul lavoro – ha aggiunto l'avvocato Pepe durante la pausa pranzo dell'udienza preliminare -. Schettino può aver commesso degli sbagli, si è fidato troppo di una certa gestione ma è assurdo che sia costretto a vendersi la sua casa. Ormai abbiamo le prove che Schettino aveva dato ordine di passare a un chilometro dall'isola ma gli ordini non sono stati rispettati». «Nella sua concentrazione il comandante Schettino mostra forte serenità». Ha poi affermato l'avvocato Pepe mentre il comandante è rimasto a mangiare un panino all'interno del teatro. «Schettino lo assistiamo gratuitamente. Crediamo in quello che stiamo facendo». Ha poi svelato il legale. «Sarei ipocrita – ha concluso – se dicessi che non è un caso prestigioso»

Il rinvio E' stata rinviata al 17 aprile l'udienza preliminare per la Costa Concordia. L'udienza è stata aggiornata dal Gup Pietro Molino per permettere alle difese di analizzare le tante (circa 300) richieste di costituzione parte civile