Ultima settimana di tempo per presentare proposte ed osservazioni sulla bozza di revisione dello statuto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena predisposta dalla Deputazione Generale e disponibile sul sito www.fondazionemps.it con evidenziati le ipotesi di modifica e i relativi commenti a chiarimento (leggi). Entro l'11 aprile tutti gli Enti pubblici e privati (escluse le persone fisiche) radicati sul territorio senese che si considerino portatori, per loro scopi e per tradizione, di interessi generali rilevanti nell’ambito del territorio di insediamento storico della Fondazione stessa, possono far pervenire alla Fondazione, secondo le modalità indicate sul sito stesso, le loro eventuali osservazioni e proposte. I commenti pervenuti potranno essere resi pubblici sul sito della Fondazione al termine della consultazione, salvo espressa richiesta di non divulgarli.
 
La serie di incontri Per favorire l’analisi delle proposte di modifica statutaria e spiegare i motivi per cui è necessario procedere a tale revisione la Fondazione si è resa disponibile a una serie di incontri che hanno avuto inizio con l’illustrazione da parte del presidente della Fondazione Gabriello Mancini e del direttore generale Claudio Pieri delle ipotesi di revisione ai capigruppo consiliari della Provincia, presente anche il presidente Simone Bezzini.  Sono stati poi incontrati presso la sede della Camera di Commercio i rappresentanti delle categorie economiche, e quindi a Palazzo Sansedoni, in successive riunioni, i vertici delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Consulta provinciale del Volontariato, i sindaci del territorio senese. 
 
Massima partecipazione ma piena discrezionalità Nelle varie occasioni di incontro sono stati forniti chiarimenti ed ulteriori dettagli ed è stato rinnovato l’invito ad inviare i propri contributi affinché il processo di revisione dello statuto della Fondazione veda la massima partecipazione di tutte le componenti della comunità senese. E’ stato anche ricordato come la consultazione non limiti in alcun modo la piena discrezionalità della Fondazione in ordine alle future scelte sulla revisione statutaria, scelte espressamente riservate alla propria Deputazione Generale.