«I ballottaggi non sono andati bene al Pd. Ora va fatta una riflessione importante, a partire dalla direzione nazionale di venerdì». A dirlo Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana a margine di un evento organizzato dal Cispel. Se da una parte, infatti, le amministrative portano a galla «dinamiche locali diverse da declinare caso per caso», dall’altra Biffoni concentra il focus del proprio ragionamento in un dato: soprattutto i ballottaggi hanno consegnato «indubbiamente un trend nazionale: tutti contro il Partito democratico, questo e’ chiaro e netto». Una situazione che andrà secondo Biffoni valutata e capita, ma che non può essere scorporata dalle singolarità territoriali «dove alle questioni prettamente locali si sommano quelle nazionali». E qui Biffoni pensa a Torino, «per noi oggettivamente un sorpresa. Perché se c’e’ una città che ha dato l’idea di un cambio di passo in positivo e di una buona gestione, questa e’ proprio Torino. Amministrata peraltro da un sindaco serio, preparato, competente, come Piero Fassino così come riconosciuto unanimemente anche dall’opposizione». Ma il primo cittadino e numero uno di Anci Toscana guarda anche «a Varese, culla della Lega, con Roberto Maroni capolista e dove vince il Pd. L’esame va fatto tenendo insieme tutti questi fattori, sia a livello nazionale che in Toscana», dove il Pd ha perso cinque dei sei ballottaggi regionali.
«No a dimissioni Parrini» Nel Pd Toscano c’è chi ha chiesto apertamente un passo indietro al segretario regionale, Dario Parrini. «Dimissioni? Ma perchè. Attenzione a tornare a fare discorsi schizofrenici-sottolinea Biffoni – Ricordo a tutti i risultai delle amministrative del 2014 e del 2015 dove siamo andati molto bene. Questa tornata è andata male, non servono giri di parole per dirlo e neppure sconti». «Pero’- ha concluso Biffoni – come non ci siamo esaltati quando le cose hanno funzionato parecchio bene, ora non dobbiamo perdere il controllo di fronte a una situazione più complessa. E’ tempo di fare un’analisi seria. Lo so che e’ una frase che si dice sempre ma qui stiamo commentando i risultati delle amministrative che mischiano dinamiche locali e quelle nazionali. Per questo vanno valutate caso per caso: considerare quanto e’ accaduto, capire gli errori e continuare a lavorare».