«Noi candidati a Sindaco per la città di Siena rappresentanti di diversi e concorrenti schieramenti che si stanno confrontando pubblicamente in città ormai da mesi, alla luce delle ultime vicende ci schieriamo uniti per chiedere la massima trasparenza su due questioni che appaiono ormai decisive e imprescindibili per il futuro della nostra città: il Comune con il suo livello di indebitamento e la Fondazione Mps con il suo nuovo statuto. Per questa ragione compatti e concordi ci rivolgiamo ai massimi rappresentanti delle istituzioni». Così inizia la lettera dei candidati a sindaco Maurizio Montigiani (Lega Nord), Eugenio Neri (Impegno per Siena, Moderati di centrodestra per Siena, Movimento Civico Senese, Nero su Bianco, Ora Siena, Siena 2030), Enrico Tucci (Siena C'è e Associazione Pietraserena), Laura Vigni (Sinistra per Siena) inviata al Commissario Prefettizio Enrico Laudanna e al presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini. 

 

Sul bilancio Comunale «Al Commissario del Comune di Siena, Enrico Laudanna chiediamo che faccia un punto di chiarezza, informi rapidamente la città sullo stato reale del bilancio del Comune e sul suo stato patrimoniale effettivo, sulle possibili conseguenze a cui rischia di andare incontro l'amministrazione. Riteniamo infatti necessario che i cittadini abbiano un quadro esatto dello stato dei residui attivi e passivi, quali alienazioni immobiliari sono state fatte e quale ne è stato il ricavato, quali intenzioni abbia il Commissario per la definizione della Tares. In modo così da mettere tutti in condizione di valutare gli stessi elementi».
 

Sullo statuto della Fondazione Mps «Al Presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, chiediamo di dire con chiarezza il punto raggiunto dalla riflessione in sede tecnica sui cambiamenti che si ritengono necessari nello Statuto dell’Ente e, soprattutto chiarisca se nel percorso di modifica sia previsto o meno un ruolo per il Consiglio Comunale che uscirà dalle elezioni amministrative del prossimo maggio-giugno».
 

La pelle della città «Non si può giocare sulla pelle della città con campagne unilaterali senza un reale confronto con i cittadini. Non si può avere un confronto serio e leale in rappresentanza dei nostri concittadini senza conoscere ciò che di diritto ci spetta sapere».