La Richard Ginori è ufficialmente in vendita. Per l’azienda di porcellane dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio (leggi) è stato pubblicato il bando di vendita, un documento di sette pagine, firmato dal curatore fallimentare Andrea Spignoli, che prevede una base d'asta fissata a 14,2 milioni di euro, cifra più alta rispetto sia ai 13 milioni offerti dalla cordata Lenox-Apulum sia ai 7 mln di Sambonet, i soggetti che avevano presentato offerte nella fase di liquidazione.
La sede resterà a Sesto Fiorentino Le offerte dovranno essere inviate entro il 18 marzo, con apertura delle buste il 19: obiettivo è vendere prima del 7 aprile, scadenza dell'esercizio provvisorio. Nel bando non è prevista alcuna clausola di tutela di livelli occupazionali minimi: si dispone tuttavia che, in caso di offerte di pari importo, l'azienda venga aggiudicata al soggetto che si impegni ad una maggiore occupazione a regime. Il bando prevede la vendita in un unico lotto di fabbrica, macchinari, marchio e partecipazioni; il mantenimento della produzione a Sesto Fiorentino; un meccanismo di asta con rilanci dopo la presentazione delle offerte.